Video del consiglio Gran Manze.

Il consiglio comunale di ieri sera
Il consiglio comunale di ieri sera

TERMOLI – Il consiglio comunale ha votato a maggioranza l’ordine del giorno di contrarietà al progetto presentato dall’avvocato Annibale Ciarniello appartenente al gruppo di Fratelli d’Italia di un netto rifiuto alle manze. La minoranza che aveva chiesto la modifica del documento con l’inserimento di un ulteriore approfondimento, ha abbandonato l’aula davanti al rifiuto netto del centro destra di cambiamento dell’odg. L’assemblea, iniziata alle 19.30 circa si è conclusa a mezzanotte ed ha visto la partecipazione del Presidente della Regione Paolo Di Laura Frattura, dell’assessore regionale al ramo Vittorio Facciolla, del presidente della Granarolo Giampiero Calzolari, i sindaci del Basso Molise, il presidente della Cia Luigi Santoianni, imprenditori agricoli come Marina Colonna, i titolari dell’azienda Di Vaira, allevatori di Larino e San Martino in Pensilis.

L’assessore Facciolla nel suo intervento ha sottolineato l’esistenza di criticità al progetto che dovevano essere chiarite mentre dall’associazione degli agricoltori (Cia) è arrivata la proposta della costituzione di un comitato scientifico in grado di valutare il progetto e l’impatto ambientale. Un coro di “no” sono giunti dagli allevatori ed imprenditori agricoli presenti. Nel corso dell’assemblea non sono mancate contestazioni a carico del senatore Ruta più volte interrotto durante il suo intervento. Interroghiamo serenamente Granarolo e Calzolari affinchè ci diano risposte per capire se questa è un’opportunità per il territorio che ospita” ha invece detto il Governatore Paolo Frattura.

Coinciso, invece, il presidente di Granarolo Calzolari. “Abbiamo immaginato come ha fatto la Fiat, quì non si fa tutta l’auto ma solo un pezzo. La logica è questa, ad organizzare una parte della produzione zootecnica in modo che il paese nel suo complesso aumenti la sua capacità. Questo da’ il beneficio a tutti quanti”. E’ quanto dichiarato dal presidente della Granarolo Giampiero Calzolari nella tarda serata di ieri nel corso del lungo consiglio comunale monotematico su “Gran Manze”. “Noi abbiamo partecipato ad un bando comunitario, siamo arrivati secondi o terzi dal punto di vista della qualità del progetto, sono contratti di filiera. Granarolo garantisce il rapporto con le banche ma il beneficio va alla parte agricola. Occorre un investimento di 20 milioni di euro tutto a carico dei produttori – ha spiegato Calzolari -, non c’è nessun intervento da parte della Regione, ma utilizza un finanziamento, un giro d’affari che consentirà di avere 50 persone al lavoro ed abbiamo stimato 7-8 milioni di euro di acquisti di prodotti per l’alimentazione animali innocuo”.

Per quanto concerne l’impatto di questo allevamento, Calzolari sottolinea: “abbiamo la letteratura su questo: ritiene che il benessere animale prevede almeno 7 metri quadrati per animale allevato. Questo allevamento ne prevede 70 per ognuno perchè abbiamo bisogno di animali sani con un impatto sul territorio inferiore rispetto a quello provocato da una stalla di 12 mila capi. Sono animali allevati con solo strutture molto leggere per l’ombreggiatura. Questo ci consentirà di avere animali sani, con una resa produttiva migliore, un minor utilizzo di farmaci ed una qualità del latte migliore”.

Sull’ubicazione,secondo quanto dichiarato dal presidente di Granarolo: “abbiamo privilegiato il sud Italia a bassa intensità zootecnica che abbia un collegamento viario ed una buona ventosità. A questa caratteristica corrisponde buona parte del sud Italia. Per cui se la comunità molisana ritiene che questo investimento sia compatibile con le proprie esigenze di sviluppo, siamo qua. Se ritiene che non lo sia, andremo atrove. Noi non abbiamo intenzione di aprire battaglie campali nei confronti di nessuno. Non siamo, però, disponibili perchè abbiamo 60 anni di storia e la responsabilità di 2 mila lavoratori dipendenti e di mille soci, a che di noi si dicano cose improprie”.

Sono intervenuti i sindaci di Larino Vincenzo Notarangelo, di Ururi Plescia, di Portocannone mentre Campomarino ha fatto pervenire una nota in cui ha dichiarato contrarietà. L’unico amministratore a mostrare favore all’iniziativa è stato Mascio, anche presidente del Cosib.

In mattinata la nota del senatore Roberto Ruta: “Ho ascoltato ieri con grande attenzione il dibattito nella sala consiliare del Comune di Termoli, ricco di spunti e di considerazioni che ne hanno fatto un’ occasione di sano e partecipato confronto. Le decisioni dei consiglieri comunali, come quella assunta dal consiglio comunale di Termoli, da capoluogo del Basso Molise, vanno rispettate a prescindere dal colore politico. È la regola aurea della democrazia e sono orgoglioso da sempre di ossequiarla. Pertanto, a mio avviso, la proposta Gran Manze va archiviata.”

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2 Commenti

  1. tout court, a prescindere
    “tout court, a prescindere” dal progetto Gran Manze – dopo oltre 6 mesi di chiacchiere e tempo perso da dedicare soprattutto a cause ben più importanti – ascoltare in consiglio un Senatore della Repubblica e del Molise, dentro il suo cliché Politico, fa molto riflettere sulla tipologia della classe dirigente che ci rappresenta.


  2. Ma in tutto il molise si può sapere chi era davvero favorevole a questo progetto? No perchè se tutti sono contrari, come si fa a proporre una cosa del genere? Ma soprattutto, qual’è il parere dei deputati molisani colleghi di partito del senatore promovente tale progetto? Con gli stipendi faraonici che percepite con i notri soldi pubblici credo sia doveroso saperlo.