CAMPOBASSO _ Il Movimento dei Cristiano Sociali del Molise sarà in piazza domani pomeriggio alle ore 18.30 a Campobasso per raccogliere l’appello di tutte le Associazioni internazionali dei migranti che celebrano, nelle principali città europee, il diritto di ogni uomo a spostarsi, a fuggire e a ricevere nuove opportunità di benessere per sé e per i propri figli. Anche in Molise ci sono migliaia di cittadini stranieri che vivono in condizioni di marginalità e di sfruttamento. E’ dovere di tutta la società molisana accogliere, includere ed integrare tali cittadini, come prevede la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite.
Questi temi sono stati al centro della Tavola Rotonda che si è tenuta ieri in Umbria, a Todi presso la Sala Consiliare Comunale e che ha visto partecipare Pierluigi Castagnetti, Presidente della Giunta per le autorizzazioni della Camera dei Deputati, Rosy Bindi, Presidente del Partito Democratico, Savino Pezzotta, Deputato dell’Unione di Centro, Bruno Tabacci, Deputato di Alleanza per l’Italia e Michele Petraroia, rappresentante dell’Esecutivo Nazionale dei Cristiano Sociali. Nel suo intervento, Michele Petraroia, ha fatto riferimento al coraggio della politica che deve saper disegnare un mondo incardinato sull’uguaglianza e sulla giustizia sociale. Il coraggio della politica che deve saper rilanciare la proposta di Altiero Spinelli e di Don Luigi Sturzo sugli Stati Uniti d’Europa. Il coraggio di un Unione Europea che investa sulla democratizzazione dei paesi del Mediterraneo e includa l’intera area balcanica nell’Europa unita.
Il coraggio della politica che interpreti il ruolo dell’Italia a tutela delle decine di migliaia di sfollati che scappano dalle guerre e dalle rivolte del Nord-Africa in cerca di riparo e di rifugio. Domani i Cristiano Sociali del Molise saranno in piazza anche per i diritti umani di quei migranti che muoiono nel Canale di Sicilia e che soffrono nelle aree d’attesa dell’Africa settentrionale per imbarcarsi su qualsiasi mezzo per sfuggir via dalla guerra. L’Italia disdica il trattato di amicizia con Gheddafi e rifletta sulle armi che ha venduto al dittatore libico che sono servite ad ammazzare migliaia di cittadini inermi. Tra gli affari conclusi da Berlusconi e Gheddafi ed i diritti umani, l’Italia scelga di stare con i bimbi e le donne della Libia! P/ il Coordinamento Regionale dei Cristiano Sociali Loreto Tizzani