SAN GIULIANO DI PUGLIA _ I Sindaci dei Comuni del cratere, riunitisi in data odierna, presso la Sala Consiliare del Comune di San Giuliano di Puglia, constatato il mancato rinnovo dello stato di criticità conseguente allo stato d’emergenza sisma del 31.10.2002, che, com’è noto, rappresenta un provvedimento indispensabile per consentire la prosecuzione delle attività di ricostruzione a fronte delle risorse già stanziate di recente da parte del CIPE d’intesa con la Regione Molise.
Non potendo condividere tale situazione che provocherebbe – tra l’altro – una paralisi amministrativa di tutte le attività legate alla ricostruzione post-sisma e quindi la compromissione del processo di ritorno alla normalità delle popolazioni colpite; Considerato, altresì, che la mancata proroga comporterebbe l’impossibilità:
• di far fronte alle spese relative all’assistenza alla popolazione;
• di operare attraverso la contabilità speciale del Commissario delegato, con ripercussioni negative sul sistema amministrativo/finanziario;
• di proseguire con i cantieri in corso (contrattualizzati) per assenza delle figure professionali all’uopo individuate e la conseguente mancanza di condizioni per il pagamento degli Stati d’Avanzamento Lavori; • di aprire nuovi cantieri già finanziati con le risorse disponibili; Per tali ragioni, i Sindaci decidono quanto segue:
Dalla data odierna sono riuniti in Assemblea permanente, individuando la sede nella Sala Consiliare del Comune di San Giuliano di Puglia;
Di richiedere l’immediata emanazione del provvedimento di proroga dello stato di criticità;
Di condividere i contenuti della nota del Presidente della Regione Molise – Commissario delegato n° 1724/12 del 20.01.2012, chiedendo di partecipare, con una delegazione/rappresentanza, al “tavolo tecnico” incaricato di esaminare le problematiche prospettate.
I Sindaci rappresentano, infine, che in mancanza del richiesto provvedimento entro il prossimo venerdì 27 gennaio 2012, valuteranno iniziative di protesta da intraprendere, anche attraverso la mobilitazione della popolazione. La presente viene inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dell’Economia on. Monti, al Sottosegretario del Consiglio dei Ministri on. Catricalà, al Capo Dipartimento della Protezione Civile, al Presidente della Regione Molise-Commissario delegato, al Prefetto di Campobasso, ai Parlamentari molisani, alle Autorità di Pubblica Sicurezza e agli Organi di stampa. Approvato all’unanimità.
con tutto il rispetto per l’immane tragedia
Scrivo con profondo rispetto per le vittime del terremoto, soprattutto degli angeli di san giuliano. Bisogna però che ci sia qualcuno che dica le cose come stanno. Ci sono stati degli sprechi. Molti ne hanno approfittato, senza reali motivi. Gente che abitava a Termoli da decenni, ha ricostruito vecchie case abbandonate e pericolanti, che sono diventate seconde, terze, e quarte case; una scuola che possiamo anche chiamare una cattedrale nel deserto, ha divorato decine di milioni di euro; strade, superstrade e svincoli che tradiscono una solitudine penosa, quando qualche rara macchina si avventura ad attraversarle.
Decine di tecnici che da anni sono comandati ad ingrossare le fila delle commissioni, in pratica, degli imboscati sottratti al normale lavoro per il quale sono pagati.
Questo, tutto questo deve finire.
Perchè se si continua a battere cassa dei soldi pubblici mostrando le piaghe della tragedia, allora significa che stiamo facendo gli sciacalli. E questo non è bello.
Oltre al danno la beffa, basterebbe far ricostruire almeno le prime case, io sono fra quelli che ancora hanno la casa pericolante…che ne sarà della mia PRIMA casa???