TERMOLI _ Il presente comunicato non intende creare ulteriori contrasti che, da parte della ICIE, non sono mai esistiti, ma vuole soltanto fornire all’opinione pubblica una oggettiva informazione circa i fatti accaduti e contribuire a rendere sereno il clima e rassicurare tutti i soggetti direttamente interessati e soprattutto il Territorio di Loreto Aprutino. A coloro che non conoscono tutti gli avvenimenti degli ultimi due anni, ricordiamo che il Gruppo ICIE – Pistilli ha acquistato lo Stabilimento ABB di Loreto, il cui destino, la chiusura totale, era stato già deciso da tempo, e che soltanto dal primo giugno 2011 la ICIE Switchboards ne dispone della piena titolarità.
Ricordiamo, inoltre, che la ICIE ha investito risorse rilevanti ancor prima dell’acquisizione, accettando questa sfida malgrado gli attuali scenari economici e puntando in particolare sui Lavoratori. Nonostante la complessità tecnica e formale delle procedure del passaggio delle consegne da ABB, la ICIE è riuscita, sin dal primo giorno, a garantire la continuità produttiva e lavorativa del sito.
Tuttavia, nonostante gli sforzi, dopo soltanto 35 giorni lavorativi e senza alcun preavviso, le Maestranze hanno indetto lo sciopero in un momento dove le commesse acquisite richiedono il massimo impegno produttivo. Sentiamo poi il dovere di precisare, in particolare, alcune notizie e rispondere ad alcune dichiarazioni:
– Si smentisce categoricamente che la ICIE ha ricevuto “ripetute sollecitazioni” per richieste d’incontro con i rappresentanti dei Lavoratori in quanto non è giunta alcuna richiesta né dai lavoratori né dalla FIOM, se non dopo lo sciopero indetto martedì 19 Luglio illecitamente e senza alcun preavviso.
– Si smentisce perentoriamente la illazione circa il mancato pagamento delle retribuzioni della prima mensilità di giugno, che sono state tutte regolarmente erogate, soltanto con un minimo ritardo dovuto, come già anticipato ai lavoratori, unicamente alle comprensibili difficoltà della migrazione informatica delle posizioni contabili e non “per stato di sofferenza finanziaria”.
– È sorprendente e non si comprende come la FIOM- CGIL possa parlare di “ammortizzatori sociali” per la realtà dello Stabilimento di Loreto dove, con l’acquisto, si è garantita la continuità produttiva, i posti di lavoro e si prevedono nuovi investimenti ed ampliamenti, malgrado il generale contesto di una devastante crisi economica in cui le già scarse risorse pubbliche (gli ammortizzatori sociali) andrebbero utilizzate soltanto nei casi di effettiva necessità.
– Si smentisce con forza la illazione circa “i rischi di una rimodulazione dei contratti”, in quanto nessuna trattativa sindacale è stata mai avviata e la ICIE sta applicando integralmente i contratti collettivi nazionali e quelli integrativi stipulati dalla ABB ed attualmente vigenti, come da impegni assunti. – È singolare che uno dei rappresentanti dei lavoratori, che copre tale funzione da anni, affermi che avrebbe rilevato “seri problemi di sicurezza”, visto che la ICIE non ha modificato nulla della struttura produttiva e detiene le certificazioni di legge fornite dalla precedente proprietà; inoltre, lo stesso ha affermato che avrebbe sollecitato incontri da due mesi senza accorgersi del fatto che dall’acquisizione sono passati solo 35 giorni lavorativi.
– La ICIE non ha partecipato alla riunione indetta dalla Provincia di Pescara, su richiesta della FIOM, in quanto il dialogo è stato sollecitato solo successivamente allo sciopero che dovrebbe invece essere l’estrema iniziativa che segue il fallimento di trattative sindacali in questo caso mai richieste. La ICIE ribadisce la più ampia disponibilità a riprendere le relazioni sindacali secondo le normali procedure del mondo del lavoro improntate sui principi di correttezza, di reciproco rispetto e di buona fede.