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MAFALDA _ Ancora una volta la minoranza consiliare dà all’opinione pubblica regionale un’immagine negativa e falsa del nostro paese. Con questa nota si intende far chiarezza, una volta per tutte, sulla situazione dei lavori in Piazza della Libertà. È quantomeno singolare che a parlare di battaglia per la legalità siano le stesse persone che hanno supportato un’amministrazione che ha fatto palesi irregolarità (certificate dalle sentenze del TAR e del Consiglio di Stato) pur di portare avanti un progetto – la costruzione di un inceneritore – avverso alla stragrande maggioranza dei mafaldesi, che avrebbe compromesso in maniera irreversibile l’ambiente, la salute ed il futuro del nostro paese. Partiamo dal cosiddetto Centro Territoriale di Accoglienza.

Questo stabile, di circa 180 metri quadrati, adiacente alla villa comunale, è stato ristrutturato solo esternamente ed è evidentemente inagibile: parte del piano terra è stata resa funzionale dalla mia amministrazione, mentre i restanti due piani si trovano ancora allo stato grezzo. Costo dell’opera, prima di giugno 2009 (data di insediamento di questa Amministrazione): circa 900 mila euro. Chi vive a Mafalda sa benissimo che il Centro Territoriale di Accoglienza non è mai esistito, allora come si fa a dire che esso è stato collaudato tre anni fa’? Siamo di fronte all’ennesima mistificazione della realtà! E come mai sono stati spesi tanti soldi per un’opera incompiuta? I nostri 168 concittadini forse vivono in un altro paese, oppure credono di aver firmato per qualcos’altro, ma dovrebbero rivolgersi ai precedenti amministratori per chiedere conto dei soldi spesi, questi, sì, davvero sprecati. I lavori proposti dalla mia amministrazione non sono di demolizione della piazza, ma di miglioramento della sua funzionalità.

La villa comunale, infatti, veniva sottratta alla sua naturale vocazione – quella di punto di incontro e di ritrovo per i cittadini – per essere vincolata allo stabile di cui sopra. Essa, inoltre, era stata talmente ampliata da occupare gran parte della superficie della piazza, impedendo così la circolazione dei veicoli in entrambi i sensi di marcia. Nell’ottica di un adeguamento e di un miglioramento dell’intero piano traffico cittadino, che prevede il ripristino del doppio senso di circolazione nella via principale del paese, la villa comunale verrà riportata alla sua vecchia estensione. Altro che demolizione della piazza! Questi lavori riqualificheranno notevolmente Piazza della Libertà, il cuore di Mafalda. Si tratta di una scelta di carattere politico. Nel programma elettorale era previsto esplicitamente un cambio del piano traffico: l’amministrazione sta quindi rispettando l’impegno preso con i propri elettori, che, lo ricordiamo, le hanno dato oltre il 65% delle preferenze espresse. Mentre 168 cittadini rappresentano poco più del 10% della popolazione, una percentuale significativa, ma lontana anni luce dalla maggioranza del paese. A queste poche persone, alle quali “sembra davvero insensato, in tempo di crisi contrarre un mutuo (che i cittadini dovranno pagare) per distruggere un’opera”, ricordo che il Comune di Mafalda ha speso finora circa 120 mila euro in spese legali per colpa delle cause perse intentate dalla precedente amministrazione. Evitando tali inutili spese, servite solo ad arricchire gli avvocati, non ci sarebbe stato bisogno di accendere un nuovo mutuo.

Anzi, se si fosse dato ascolto al volere di quei 600 cittadini (due terzi dell’elettorato!) che firmarono contro il piano traffico voluto dalla passata amministrazione, uno scempio per il nostro paese, non si sarebbero dovuti spendere così tanti soldi per riqualificare la piazza. Infine, in merito alle presunte irregolarità segnalate nell’esposto, ci si chiede: come fa chi non ha accesso agli atti del comune – cosa denunciata in diverse occasioni dalla minoranza consiliare – a parlare di irregolarità? Siamo di fronte all’ipocrisia di chi mente sapendo di mentire! Invito i consiglieri di minoranza a partecipare attivamente alle sedute del Consiglio Comunale: se fossero stati presenti in maniera costruttiva, evitando le solite scenette ed i colpi di teatro, avrebbero potuto discutere sui lavori di riqualificazione della piazza insieme a noi e presentarci eventuali proposte alternative; se vi prenderanno parte in futuro, il consiglio sarà il luogo naturale in cui potranno ricevere tutte le risposte che cercano. In ogni caso, appena Piazza della Libertà sarà riportata all’antico splendore, l’intera cittadinanza sarà convocata e sarà fatta chiarezza in maniera definitiva su questo argomento.

Il Sindaco di Mafalda Egidio Riccioni

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