Si pensa, infatti, sia finito nella città adriatica il tempo del personalismo che sfocia in incomprensibili scelte autolesioniste e per referenti istituzionali che rendono conto solo a se stessi, svilendo il partito, gli uomini e le donne che lo animano a ruoli di avvilenti comparse. Solo un partito serenamente riformista che incarna nel suo corpo la pluralità di esperienze, comportamenti, storie ed ideologie delle grandi narrazioni anche diverse, può costituire una sintesi di un progetto di società e di comportamenti condivisi. Il rispetto delle provenienze è il sale di questa nuova comunità in cammino. Ciò premesso si crede che l’organizzazione del partito a livello regionale non può assolutamente prescindere dalle costituzioni degli organismi dei circoli a livello locale.
Solo a loro e solo ai suoi iscritti, infatti, sono demandati, secondo statuto, le elezioni delle cariche direttive, subordinate ad un programma, se non a una visione del proprio territorio. Ogni possibile ingerenza centralista porterebbe a logiche correntizie, o peggio, svilirebbe l’orgoglio di appartenenza e consapevolezza del decidere sul proprio destino. Solo una classe dirigente locale, consapevole dei propri limiti ma umilmente disposta al confronto sarà in grado di affrontare questo compito enorme. Si ritiene, pertanto, indispensabile:
un congresso cittadino del PD in cui si ingeneri una vera discussione di tutte le anime che lo compongono;
un pre-congresso dove, in maniera serena ed esplicita, si confrontino le varie ipotesi progettuali della nostra città e dell’intero territorio basso-molisano; E’ stupefacente, inoltre, che nel consiglio comunale di Termoli ci siano quattro gruppi del PD. E’ ora più che mai indispensabile e improcrastinabile che, nel congresso di circolo, vengano esplicitate le differenze programmatiche, se ci sono, ridefinendo una volta per tutte la relazione politica tra rappresentanza istituzionale e circolo; e nel contempo si auspica una discussione serrata ma mite sulla giunta Greco. L’intera città e non solo la nostra parte politica vuole chiarezza e delucidazioni sul palazzo di via Sannitica. Il pre-congresso è, quindi, l’unico mezzo per costruire un partito in un modo nuovo e con un largo meccanismo di consapevole partecipazione.
Questo è solo l’inizio di una fase che vorrà animare il dibattito in tutti i circoli basso-molisani per completare il radicamento sull’intero territorio, per consolidare la vita stessa dei circoli, per essere il Partito di una democrazia partecipata e condivisa in grado di dare ai cittadini le risposte che si aspettano, risultare loro affidabili e con posizioni chiare sui problemi della vita comune. Il Segretario Regionale, che già sta lavorando assiduamente e instancabilmente per la crescita del PD, è garante di questo percorso politico. Fondamentale sarà, inoltre, la collaborazione organizzativa regionale per rendere possibile l’assemblea degli iscritti a Termoli.
Antonella Occhionero