
In una apprezzata presentazione ha tracciato quanto fatto nel primo anno di attività nell’esecutivo nazionale e ha sottolineato quanto sia precario l’equilibrio dell’autosufficienza di sangue come dimostrato dall’emergere negli ultimi anni di nuove infezioni, quella da virus influenzale A, del virus West Nile e del Chicunguya che hanno messo a dura prova i sistemi trasfusionali di alcune regioni del nord Italia.
“Inoltre – ha detto Spagnuolo – l’invecchiamento della popolazione e la denatalità produrranno un aumento del fabbisogno di sangue ed una riduzione del numero dei donatori con ricadute negative sul delicato settore trasfusionale. L’arrivo di nuovi dispositivi legislativi di matrice europea faranno sì che il perseguimento di obiettivi di sicurezza e qualità richiederanno un nuovo impegno da parte di tutti i protagonisti della trasfusione, volontariato, professionisti, istituzioni. Queste ultime dovranno impegnarsi a rendere disponibili risorse economiche”.