TERMOLI _ Barboni senza fissa dimora in preda ai fumi dell’alcool, giovani fuori controllo, adolescenti in preda alla prima sbornia, adulti e pensionati in coma etilico. Ospedale San Timoteo: benevenuti nell’hotel Pronto Soccorso. Ogni notte la divisione d’emergenza del presidio termolese è divenuta mèta prediletta di giovani del posto e stranieri con qualche bicchiere di troppo nello stomaco.

Al loro arrivo nel reparto, solitamente con ambulanza del 118 Molise, medici ed infermieri in servizio vengono chiamati a rabbonire gli scatenati ubriachi, per sottoporli a cure adeguate e poi dimetterli.

In realtà la situazione è ben diversa, come denunciano gli stessi dipendenti a dir poco esasperati per i numerosi casi notturni di alcolisti e avvinazzati che continuano ad approdare in pronto soccorso, divenuto una sorta di campo di battaglia con gli operatori «in trincea» spesso costretti a difendersi da pugni, calci, schiaffi e parolacce scagliati da scatenati «teen-agers» con l’alcool nel cervello.

L’ultimo episodio la scorsa notte. Un trentenne al volante di un’auto, dopo essersi ribaltato con la vettura fuori Termoli perché ubriaco, è stato accompagnato in ospedale dove i medici lo hanno sottoposto a terapie del caso. Durante le cure, il giovane si è ribellato scagliando flebo ed altri delicati attrezzi contro i sanitari, spaccando arredi e creando scompiglio nella divisione. Un medico è stato anche colpito. Stesso rituale nella nottata di ieri l’altro. Pronto soccorso a soqquadro per altri ubriachi scatenati. Ormai il fenomeno dell’alcolismo in città ha assunto proporzioni importanti ed è difficile da gestire.

Sono i giovani a fare la parte da leone, spesso diciottenni che bevono fino a notte fonda fino a perdere la lucidità per poi trascorrere la notte in ospedale e rientrare in casa all’alba senza confessare nulla ai familiari. «Non ce la facciamo più – hanno dichiarato i sanitari – Non si può scaricare tutto sul pronto soccorso. Sarebbe giusto far pagare a questi giovani il costo delle cure che ammonta a circa 200 euro, come avviene in Trentino

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa

3 Commenti

  1. Stima e solidarietà ai medici e paramedici del pronto soccorso del S. Timoteo, costretti ad operare in ambienti malsani, con un sovraccarico di lavoro inimmaginabile. Mi è capitato di dover fruire del loro servizio, in un giorno dell’agosto appena trascorso.La fila dei pazienti era interminabile,mancavano le barelle, mancavano le sedie da trasporto, mancava tutto, tranne che la buona volontà.