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Maria Mastrullo
La dottoressa Maria Mastrullo Specialista in Neurologia

Per molti è solo un incidente di percorso, per altri rappresenta un problema di salute rilevante, si tratta della cefalea, un disturbo che negli ultimi anni è salito decisamente alla ribalta. La maggior parte di queste cefalee sono definite“primitive” cioè sono nel contempo sintomo e malattia. Per verificarle va eseguito un attento controllo dell’individuo, comprendente tra l’altro una ricostruzione della storia personale, l’andamento temporale del disturbo e l’individuazione dei meccanismi di scatenamento. Sulle cause che determinano una cefalea primaria si discute ancora.  Al contrario sul fronte della cura oggi ne sappiamo molto di più.

Tre sono i gruppi entro i quali sono raccolte le varie forme di cefalea, caratterizzata da un dolore che si presenta con regolarità, che dura a lungo, accompagnato magari da altri sintomi e che, comunque, finisce per interferire pesantemente con le attività quotidiane: emicraniacefalea tensiva e cefalea di varia natura ivi compresa la cefalea a grappolo.

Le donne sono le più colpite dall’emicrania, che si manifesta con dolore pulsante, per lo più monolaterale, variabile per frequenza, durata e intensità’. Vi si possono associare fenomeni come nausea, vomito, fastidio per la luce, per i rumori o fenomeni più gravi come vertigini, alterazioni della vista, formicolii. I fattori scatenanti le crisi emicraniche sono di origine emozionale, ormonale, alimentare, atmosferico.

È abbastanza frequente un’emicrania che insorge o è legata al periodo mestruale, così come è un fatto acquisito che alcuni alimenti come il cioccolato, i formaggi stagionati, i grassi ed altri ancora sono da considerarsi a rischio di emicrania. Frequenti sono anche le influenze sulla sfera sessuale.

La cefalea tensiva, caratterizzata, da una sensazione di peso alla testa, interessa tutto il capo, non peggiora con l’attività fisica e può durare giorni, mesi o anni.

Tra gli altri tipi quella che appare più chiaramente definita è la “cefalea a grappolo” così denominata per il raggrupparsi delle crisi.

Sul fronte del trattamento possiamo agire molto efficacemente sia con terapie farmacologiche sia con tecniche di agopuntura.

Dott.ssa Maria Mastrullo
Specialista in Neurologia 

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