HappyFamilyCAMPOMARINO – Nel Consiglio Comunale che si è svolto ieri, ho rinnovato (come 2 anni fa) la mia contrarietà a questo sistema di immigrazione, e ne spiego i motivi. Nel 2016 (dati Vimininale) in Italia abbiamo avuto 181.000 sbarchi, circa il 18% in più rispetto al 2015 e circa il 24% in più rispetto al 2014. Da inizio 2017 alla data odierna siamo già a quota 80 mila sbarchi, e quindi non è difficile capire che con questo trend arriveremo a fine 2017 con oltre 300 mila sbarchi.

Fino a quando, il flusso migratorio non sarà normato “in modo serio”, io sarò sempre contrario a questo sistema di accoglienza perché è solo un business per scafisti e per le cooperative.

Da trasmissivi televisive, ho appreso da gennaio a settembre 2016, in Italia vi sono stati 130 mila sbarchi. Di questi 130 mila immigrati, 60 mila sono spariti, 70 mila hanno fatto domanda di asilo politico e di questi 70 mila solo a 2.853 persone circa è stato riconosciuto asilo politico. Praticamente su 130 mila immigrati, solo 2853 persone sono scappate dalla guerra.

In un video di Luca Donadel intitolato “la verità sui “Migranti” (che tutti possono vedere su fb) lo stesso dichiara che: Ci sono navi che partono dalla Sicilia e si avvicinano a poche miglia dalla costa della Libia per poi tornare in Sicilia. Secondo la convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, trattato firmato e ratificato anche dalla Tunisia, le persone salvate in acque internazionali, vanno portate nel Porto sicuro più vicino, che in questo caso è quello in Tunisia che dista circa 90 miglia nautiche da dove avvengono la quasi totalità dei salvataggi. Malta dista il doppio (180 miglia nautiche), la Sicilia 250 miglia nautiche. Allora perché portarli in Sicilia?

Allora, in considerazione di tutto questo e del fatto che solo una piccolissima percentuale di immigrati scappa realmente dalla guerra, credo sia opportuno aiutare questa gente a restare in Africa. Mantenere una intera famiglia in Africa costerebbe circa 200 euro all’anno. Il P.I.M.E. (Pontificio Istituto Missioni Estere) riesce a mantenere una intera famiglia in africa con 200 Euro all’anno. Perché allora spendere circa 12 mila euro a immigrato (euro 35 al giorno) per mantenerlo in Italia o in altre nazioni dell’Unione Europea?

In Italia ci sono circa 5 milioni di immigrati regolari, che portano i figli a scuola, che pagano le tasse, che rispettano il Natale e la Pasqua, che rispettano regole del nostro Paese e soprattutto che il giorno lavorano. Sicuramente questi sono il benvenuto, ma il resto tutti casa.
Una Nazione, deve prima garantire un futuro ai propri figli (che purtroppo vanno via perché senza prospettive), deve prima garantire un lavoro alle tante persone che non lo hanno o che lo perdono.

Oggi a Campomarino abbiamo circa 300 immigrati ed ecco il risultato raggiunto da questa maggioranza. Tra l’altro, di queste 300 persone, non vi è traccia di nuclei familiari, non vi sono bambini, non vi sono anziani e vi sono solo 4/5 donne. Ma quando si scappa da una guerra, non si cerca di portare in salvo prima i bambini, le donne e gli anziani?.

Oggi la maggioranza dice di voler aderire al progetto SPRAR, perché secondo un calcolo fatto gli immigrati passerebbero dagli attuali 300 a 100, ma proprio per le motivazioni sopra esposte, il gruppo Consiliare Campomarino nel Cuore, dopo due anni, resta ancora contrario alla venuta di migranti nel nostro Paese (SPRAR o NON SPRAR).

L’immigrazione non è un diritto ma una possibilità che va normata, e tutta l’Africa in Italia non ci entra. Prima i nostri figli.

Campomarino nel Cuore
Antonio Saburro
Articolo precedenteForconi, perquisizioni in corso della Polizia a Campobasso
Articolo successivoTermoli nel Tunnel, Comitato Piazza Mercato:«San Basso pensaci tu!»