VenezuelaTORO – L’ennesimo sequestro perpetrato a danno di cittadini italiani o di loro figli e nipoti, nella giornata del 1° agosto 2018 è finito con la barbara uccisione di Elio Simonelli, giovane imprenditore molisano originario di Toro (CB). Già a fine novembre dello scorso anno, altri due cittadini italiani, nonno e nipote, Domenico e Gabriel Petruccelli, originari di Sant’Elia a Pianisi in Provincia di Campobasso vennero assassinati con brutalità al termine di una rapina al loro negozio di calzature. 

Non segnaliamo i tanti episodi di violenza che quotidianamente avvengono a Maracay e in altre città venezuelane a danno dei 140 mila cittadini con passaporto italiano e del milione e oltre di oriundi che vanamente attendono da tempo di completare le pratiche per il riconoscimento della cittadinanza italiana incontrando difficoltà amministrative, ritardi burocratici e rinvii sine die ad ogni livello
Con la presente nota sollecitiamo un intervento ufficiale del Governo Italiano a tutela dei nostri connazionali in Venezuela affinché non abbiano a ripetersi i tragici eventi che hanno visto assassinati, sequestrati o oggetto di violenze di vario tipo, molti cittadini ed oriundi italiani. 
Sollecitiamo, inoltre, il Governo a intraprendere ogni provvedimento finalizzato ad agevolare il rientro degli italiani dal Venezuela riconoscendo i loro titoli di studio, patenti o qualifiche professionali alla stregua di ciò che fanno sia gli altri Stati dell’America Latina che la Spagna. 

Bisogna adottare misure simili a quelle attivate agli inizi del 2000 per la crisi argentina agevolando i nostri connazionali in materia sanitaria, di pensioni, di alloggi, di inclusione sociale e lavorativa, e di rientro in Italia. 
Il dramma umanitario della popolazione venezuelana merita ogni utile attenzione in qualsiasi sede internazionale, nazionale e locale.

Associazione Giuseppe Tedeschi 

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