CAMPOBASSO _ E.C., classe 1948, alto Dirigente della Regione Molise, è stato tratto in arresto dai militari del G.I.C.O. di Campobasso per fatti di peculato, a seguito di serrate indagini condotte negli ultimi mesi e coordinate dal dr. Fabio Papa, Sostituto Procuratore della Repubblica presso la locale A.G.. Il Funzionario, operava nel comparto delle “Attività Produttive” ed era contestualmente responsabile anche di un Organismo satellite della Regione Molise, del quale aveva la disponibilità di conti correnti e carte di credito. Una facoltà, quest’ultima, potenzialmente destinata al raggiungimento degli specifici scopi istituzionali in capo all’Organismo, in materia di sviluppo delle imprese locali e proiezione delle stesse sui mercati internazionali.
Ben altre “acrobazie” tecnico-contabili hanno invece caratterizzato l’utilizzo dei citati conti correnti. Un uso singolare e personalissimo, sul quale si sono focalizzate le indagini dei Finanzieri, che hanno documentato distrazioni di denaro per circa 300mila Euro: acquisto di gioielli, vacanze, prelievi in contante, spese per alberghi e ristoranti, fino all’acquisto di beni presso centri commerciali del Capoluogo, al fine di soddisfare le quotidiane necessità familiari. L’uomo, al termine delle previste formalità di rito, è stato associato alla Casa Circondariale del Capoluogo e risponderà delle violazioni previste e punite dall’articolo 314 del Codice Penale.
Il servizio è stato supportato da varie e contestuali perquisizioni presso uffici ed abitazioni con conseguenti sequestri ed acquisizioni documentali e contabili. L’attenzione del Corpo verso un oculato utilizzo delle pubbliche risorse, specie in periodi di non favorevole congiuntura economica, come quello attuale, costituisce per le Fiamme Gialle obiettivo cardine da perseguire unitamente e contestualmente alle altre attività di prevenzione e repressione in materia di evasione fiscale.
Le attività svolte dalla Guardia di Finanza, quale Forza di Polizia economico-finanziaria, sono orientate a tutelare l’economia sana, la leale concorrenza e l’utilizzo dei fondi pubblici in un’ottica improntata alla concomitante efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa che fa capo alle diverse Istituzioni. Le indagini sono tuttora in corso e non si escludono ulteriori sviluppi nel breve-medio termine, sulla scorta della molteplice documentazione acquisita agli atti del contesto investigativo.