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TERMOLI _ Le ultime inchieste bassomolisane riguardanti il porto turistico di Campomarino, lo smaltimento dei fanghi e dei rifiuti tossici, l’operazione “Open Gates”, ecc. dimostrano in tutta evidenza ciò che il Partito della Rifondazione Comunista denuncia da sempre, ossia, che la gestione politica molisana è fondata prevalentemente sulla costruzione di una rete trasversale e omertosa di interessi particolari, finalizzata all’arricchimento personale e al mantenimento del potere.

I costi di queste operazioni purtroppo li pagano concretamente tutti i cittadini attraverso l’avvelenamento del proprio territorio, la grave compromissione della salute e, in ultima analisi, la distruzione del proprio futuro. La nostra preoccupazione, infatti, è oggi duplice: per la presenza in Molise di conclamati fenomeni di illegalità di così ampia portata e per la coabitazione di certa politica con tali fenomeni. La magistratura farà il suo corso, come è giusto, ma certo noi non possiamo sottrarci dall’esprimere con nettezza i nostri giudizi politici. Occorre innanzitutto ricordare che la presidenza di Del Torto al Cosib -prima e dopo il commissariamento dell’Ente- è potuta perdurare anche grazie all’appoggio trasversale di esponenti e sindaci del centrosinistra, in particolare del Partito Democratico molisano, oltre che per la protezione politica dell’amico “Miché” (come si evince da intercettazioni telefoniche tra il Governatore regionale e il presidente del Cosib diffuse pubblicamente).

Rammentiamo che, all’epoca, il Partito della Rifondazione Comunista era presente nell’assemblea del Cosib nella delegazione dell’amministrazione Greco e ha condotto una strenua battaglia (invero insieme ad altri colleghi della delegazione termolese) per tentare di rovesciare la nefasta presidenza Del Torto e cercare così di avviare un nuovo percorso di quell’Ente, che iniziasse finalmente a parlare di un trasparente e partecipato sviluppo economico del territorio bassomolisano, incentrato su politiche eco-sostenibili e vocate alla valorizzazione turistica e ambientale. Come è noto, purtroppo la delegazione del centrosinistra al Cosib si spaccò poiché i rappresentanti del PD (allora ancora DS e Margherita) decisero di sostenere Del Torto, mantenendo, di fatto, ancora in vita quella gestione.

Finì col delinearsi uno scenario assurdo e contraddittorio che vedeva gli stessi sindaci di centrosinistra (Guglionesi e Campomarino) sostenere il presidente del Cosib (referente politico del centrodestra) e, nel contempo, tutti insieme avviare una crociata contro Termoli, per indebolire l’incidenza dell’amministrazione Greco in quell’Ente. Ovviamente, quei trasversalismi e quelle contraddizioni politiche si riversarono nella stessa amministrazione di Termoli, che finì così col cadere proprio sotto i colpi della imbarazzante e trasversale alleanza del centrodestra con una parte del partito democratico termolese.

In estrema sintesi, questi i fatti che rivelano quanto l’ottica e la pratica politica dei due principali poli (centrosinistra e centrodestra) siano sovente speculari o addirittura consociativi tra loro. Il PRC molisano continuerà senza indugio nel suo lavoro politico e sociale di costruzione di una reale alternativa a questo sistema, che veda nella salvaguardia del territorio una delle condizioni imprescindibili per l’affermazione di un futuro diverso per questa Regione.

PER LA SEGRETERIA PRC MOLISE
Antonello Manocchio