
Sta qui la coerenza, espressa con tutta Larino viva, sin dal momento in cui siamo scesi in campo per ridare slancio e ruolo nuovo a Larino, a partire dalla priorità dell’ospedale. Lo abbiamo fatto ragionando a fondo sulla situazione; chiedendo aiuto a esperti; pensando alla nostra visione di un territorio ed alla sua programmazione sulla base di una progettualità e creatività che ha posto al centro le grandi risorse di questa nostra città, fra le quali quelle proprie di un ospedale.
Un ospedale diverso, che guarda lontano e pensa al benessere della persona, possibilmente, con la prevenzione per evitare la cura, cioè oltre il semplice ricovero e la conta dei posti letto. In questo senso, insieme a Larino viva e a un bravo esperto, ho pensato al Dipartimento di Geriatria come una necessità di risposta alle persone più bisognose, non solo di Larino e del Molise, ma, promosso all’insegna dell’eccellenza, anche di altre realtà. Eccellenza che deve valere per l’insieme delle attività assegnate al nostro ospedale, con alcune che sono già sulla strada giusta e, quindi, da difendere e sostenere. Eccellenza che vuol dire qualità riferita a: una struttura, alle tecnologie attivate e da attivare; alla comunicazione ed alla informazione, utilizzando a pieno l’informatica, come pure al personale medico e paramedico che fa la differenza e, come tale, diventa prioritaria. Sta qui, nella valutazione e selezione di questo personale, il compito più arduo per fare dell’ospedale, tutto, il centro delle eccellenze.
Premiare i capaci e quanti all’ospedale hanno dato con passione, grati per quello che hanno ricevuto; lasciare alla guardia del bidone quanti sono solo capaci di fare questo. Normalmente i primi stanno zitti e non si mettono in mezzo, mentre gli altri sbraitano e pontificano, riportando la loro confusione mentale e, comunque, il bisogno di un interesse personale da salvare, non ultimo quello di fare il candidato a qualcosa, diffondendo, in mancanza di idee,.dosi di demagogia È su queste basi che ho dato il mio contributo di proposte e di idee, trovando in Larino viva una forza capace di arricchirle e di portarle avanti. Sono le stesse che ho avuto modo di preannunciare in un incontro al Presidente Iorio, oggi commissario, e poi consegnare come documento di Larino viva e di tutta l’opposizione e che, ora che è diventato commissario, ha, con una lettera aperta, da questa mattina nelle sue mani.
Anche per questo io dico finalmente è arrivato il Commissario che si occuperà della sanità del Molise! Il governo Berlusconi e il suo Ministro Sacconi hanno pensato di nominare Michele Iorio. C’è chi si è lamentato di questa scelta dicendo: “ma come si fa a nominare Michele Iorio, cioè l’artefice dei disastri che oggi conta la sanità molisana?”. Per principio, non sono mai d’accordo con chi si lamenta. È giusto, invece, che sia proprio Iorio a riparare i danni prodotti da Iorio e ciò nel rispetto del detto “chi rompe i cocci paghi se non riesce a ripararli”. Nessuno più di lui sa quali sono gli errori commessi in questi anni e, se non è diabolico, sicuramente cercherà di correggerli e di non ripeterli. In pratica solo se Iorio, oggi commissario della sanità molisana, riconosce gli errori commessi da Iorio, Presidente ieri, e ancora oggi, della Regione Molise, è possibile salvare anche quello che era già perso.
Pasquale Di Lena
p.di.lena@alice.it