CAMPOMARINO _ La costa molisana costituisce una zona di grande rilevanza naturalistica e vegetazionale e rappresenta uno dei migliori esempi di ambienti dunali e di macchia mediterranea scarsamente antropizzati dell’intera regione adriatica.
Se non opportunamente conservati e valorizzati, potrebbero essere esposti a minacce derivanti dalla pressione antropica come cementificazione selvaggia, calpestio diffuso, abbandono dei rifiuti, spianamenti, incendi, diffusione di specie vegetali esotiche invasive, bonifica delle zone umide.
Il progetto europeo Life MAESTRALE ha come obiettivo la conservazione degli habitat dunali e retrodunali delle zone umide salmastre limitando le cause che minacciano la perdita di ambienti e specie di interesse comunitario protette a livello europeo. La zona costiera è interessante anche dal punto di vista storico-archeologico dati i frequenti ritrovamenti nell’ambito di scavi non sistematici a cui si dovrebbe dar seguito con ricognizioni archeologiche più strutturate.
La classe IV D del Liceo Scientifico “A. Romita” di Campobasso, nell’ambito del Laboratorio di analisi del paesaggio, e del laboratorio G.I.S, con la collaborazione dei partner del progetto Life e della Associazione Italiana Insegnanti di Geografia sezione Molise, ha studiato questi ambienti, ne ha individuato le peculiarità naturalistiche, si è confrontata sulle possibili strategie per la loro valorizzazione. Il giorno 11 aprile 2013, accompagnati dai docenti Daniele Muccilli e Marco Petrella e guidati dalla professoressa Sara Fusco, la classe si è recata in escursione sui luoghi considerati per osservare in prima persona e godere delle bellezze e delle peculiarità del posto.
La prima tappa è consistita nelle aree umide di Campomarino, dove si è potuta osservare la specie migratrice dei Cavalieri d’Italia che ha scelto quest’ambiente per deporre le uova, una zona anche di grande rilevanza archeologica in quanto interessata nel 2005 da saggi di scavo alla ricerca dell’antico porto romano sul Biferno. In seguito l’uscita didattica è proseguita a Marina di Petacciato, dove gli studenti hanno attraversato la pineta retrodunale fino ad arrivare alle dune costiere, passando per un tratto di macchia mediterranea. Durante il percorso hanno osservato la flora e la fauna del luogo e hanno dato un contributo personale al mantenimento della zona rimuovendo alcuni rifiuti presenti nell’area. Hanno ascoltato testimonianze sul territorio in esame dalla voce del vice sindaco di Campomarino Enzo Norante. Tutto il materiale raccolto confluirà nel dossier che sarà realizzato dagli studenti per il Torneo del Paesaggio indetto dal FAI, occasione per proporre la candidatura ideale dell’area come patrimonio UNESCO.
cittadin
peccato che nessuno si sia accorto che a tre km da Campomarino nel bel mezzo di queste famose dune , ci abbiano costruito un bel ristorantino
con tanto di sotto passaggio ferroviario . Nel bel mezzo dei territorio demaniale, tra l’altro .