Micaela Fanelli
CAMPOBASSO _ La coordinatrice della minoranza alla Provincia di Campobasso, Micaela Fanelli, ha rimarcato nel suo intervento durante il consiglio e a conclusione dei lavori, i problemi che affliggono il centrodestra ed il presidente De Matteis per avviare il lavoro della giunta e dell’intero ente. “Facciamo i nostri auguri al nuovo governo provinciale – ha dichiarato la Fanelli – ma ci dispiace aver appreso della sua composizione soltanto dalla stampa. Crediamo fermamente nel ruolo del consiglio provinciale, che rappresenta il volere degli elettori, e pensiamo che in quest’occasione non sia stato rispettato”.

“Ora attendiamo un’accelerata dell’azione di governo – aggiunge la coordinatrice della minoranza – considerando che per arrivare alla scelta degli assessori, senza peraltro che ad ognuno di loro siano state associate le deleghe, è stato impiegato un mese. Altri Enti, più grandi e complessi, hanno già composto i loro esecutivi nonostante per l’elezione dei rispettivi sindaci e presidenti sia stato necessario attendere i ballottaggi. Qui invece si muovono i primi passi, anche abbastanza stentati, come dimostra la mancata elezione del presidente del consiglio. Del resto gli stessi interventi dei consiglieri di maggioranza Colagiovanni e D’Ambrosio hanno messo in evidenza ancora una volta le crepe esistenti nel centro-destra. Dal canto nostro – prosegue – ci siamo dimostrati di nuovo compatti ed auspichiamo che venga rispettato il nostro ruolo”.

“Voglio poi esprimere un pensiero per Gianluca Cefaratti – aggiunge Fanelli -. La sua mancata nomina ad assessore, dopo il notevole suffragio raccolto nelle urne, oltre che dispiacermi personalmente, è un altro segno della poca considerazione da parte della maggioranza del voto democratico, sacrificato ad interessi di geografia politica. Questi comportamenti – continua – non fanno che allontanare il popolo dalla politica. Popolo che invece, quando si tratta di temi sentiti, non esita a partecipare attivamente come ha confermato la notevole affluenza per i referendum, in Molise come in Italia ed in particolare nella provincia di Campobasso, per la quale esprimo la mia più grande soddisfazione. Attendiamo insomma da questa giunta di lavorare sui temi, di valorizzare gli argomenti, anziché indugiare in spartizioni”.

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4 Commenti

  1. La campagna elettorale per le provinciali è finita per cui ritengo sia inutile attaccarsi a problematiche che riguardano altri schieramenti perchè certi interventi sono finalizzati solo ad una ricerca ossessiva di visibilità. A mio avviso:
    – il Presidente della Provincia non ha nessun obbligo di comunicare, in anteprima, alla minoranza la composizione della giunta. Tale comunicazione deve essere fatta solo a tempo debito e nella sede opportuna e se tale comunicazione è stata anticipata dalla stampa è sicuramente un fatto positivo in quanto la comunicazione è stata per tutti, dico tutti, e non solo per gli addetti ai lavori della minoranza;
    – la mancata promozione ad assessore del consigliere Cefaratti riguarda solo l’interessato ed il suo Presidente a meno che la giunta deve essere composta dall’opposizione.
    Per quanto precede invito il centro SX a dare concretezza ai suoi interventi e a pensare seriamente alle prossime elezioni regionali perchè il popolo che cerca una vera alternativa all’attuale forza di governo regionale vuole solo fatti e cioè:
    – non perdete tempo con chiacchiere inutili;
    – avanti con le primarie e con il programma;
    – non litigate;
    – evitate i professionisti della politica ed i riciclati ….

  2. per pepsi
    quindi tutti nuovi volti e a casa tutti gli uscenti. ho capito bene? se così fosse sarebbe una grande e giusta cosa. chiassà però se i vecchi volti e i professionisti della politica voterebbero?

  3. Pepsi ha ragione. Meno pubblicità per se stessi e più fatti. Bisogna organizzare subito le elezioni regionali senza perdere tempo:
    – SI alle primarie per il candidato presidente (con regole certe, trasparenti e niente elettori cinesi…come a Napoli);
    – SI ad un programma snello, comprensibile e condivisibile da tutto l’elettorato che ha voglia di cambiare;
    – NO a litigi e divisioni;
    – NO a professionisti della politica perdenti e a candidati riciclati o “chiacchierati” .

  4. vero
    forse riusciamo a farlo capire una volta per tutti: basta i vecchi politici, si ai giovani capaci e non a quelli chiacchierati o conniventi. ne abbiamo avuto troppi e lo stato delle cose ce lo dimostra. destra o sinistra hanno fallito ed è ora che se ne vadano. anche quelli che anagraficamente sono giovani ma che hanno approfitato della politica per non lavorare e spendere soldi pubblici.