myNews.iT - Per spazio Pubblicitario chiama il 393.5496623 “Elezioni

CAMPOBASSO – Nel corso dell’anno 2013 è stata migliorata l’azione qualitativa delle attività di polizia economica e finanziaria nel loro complesso, sulla scorta delle direttive degli Organi Centrali del Corpo, che mirano ad un costante monitoraggio in ordine alla proficuità dei servizi esperiti.

Un salto di qualità che ha consentito di aggredire i patrimoni e le disponibilità (sia sotto il profilo amministrativo, ex art. 22 D.P.R. 472/97, sia sotto il profilo penale, ex art. 321 C.P.P.) dei soggetti responsabili a vario titolo di violazioni tributarie sia amministrative che penali. Più in dettaglio, con il coordinamento delle Autorità Giudiziarie di Campobasso e Larino, ed in linea con i vigenti strumenti normativi, è stato programmato ed avviato un più penetrante approccio ai sequestri conservativi di immobili, conti correnti, automezzi ed altri beni, riconducibili a persone nei cui confronti erano state concluse attività ispettive caratterizzate da risultanze particolarmente gravi sotto il profilo del debito erariale.

Ammontano a circa 1 milione di Euro i sequestri della specie complessivamente eseguiti nel corso dell’anno 2013, in relazione a verifiche fiscali ed attività di controllo, concluse dai dipendenti Reparti con la constatazione di ingenti violazioni alla normativa tributaria. Al riguardo, merita menzione un’attività condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria di Campobasso nei confronti di 4 imprese tutte riconducibili, a vario titolo, ad un unico operatore economico della Provincia, già gravato da specifici precedenti di natura penale.

In periodi passati, infatti, l’impresa, dopo l’aggiudicazione di alcune gare di appalto per la distribuzione della corrispondenza (peraltro conseguite con l’esibizione di falsi e “gonfiati” volumi d’affari, quali credenziali per accreditarsi) era solita avvalersi di manodopera per lo più extracomunitaria, impiegata in nero, non retribuita o retribuita solo saltuariamente, la quale era solita distruggere e/o occultare sistematicamente la citata corrispondenza, omettendone il recapito.

Il servizio -supportato nel tempo anche da accertamenti bancari- ha consentito di ricostruire e smascherare un’articolata frode fiscale accuratamente realizzata da più responsabili, mediante l’istituzione di sedi societarie “ballerine” (in varie parti sul territorio nazionale) o addirittura promiscue presso medesimi locali, il ricorso alla distruzione e all’occultamento di scritture contabili ufficiali, la simulazioni di furti, smarrimenti ed altri eventi similari. Autotrasporti e servizi: questi i settori d’impiego nei quali le aziende erano ufficialmente impegnate; contestualmente, invece, un’unica regìa puntava al conseguimento di ingenti profitti derivanti dalla mancata ottemperanza degli obblighi tributari ed amministrativi in genere.

All’esito delle indagini, 6 persone sono state denunciate alla Magistratura del Capoluogo molisano per associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale ed alla commissione di reati tributari
. Cifre da “capogiro” riguardano i recuperi a tassazione proposti dai Militari: circa 100 milioni di Euro in materia di elementi positivi non dichiarati e non contabilizzati, cui si affiancano numeri milionari anche nel settore I.V.A. ed IRAP.. Per l’impresa “capofila”, i militari operanti hanno altresì prospettato alla competente A.G. la possibile applicazione delle disposizioni di cui agli articoli 6 e 7 della Legge Fallimentare, in ordine alla possibile dichiarazione di “fallimento d’ufficio” della medesima azienda, a tutela dei creditori.

In ragione della particolare gravità delle infrazioni individuate, le Fiamme Gialle, come in altrui casi analoghi, hanno richiesto all’Autorità Giudiziaria del Capoluogo l’applicazione di specifiche misure a garanzia del debito erariale. Nello specifico, a seguito di dettagliata ricostruzione dei beni in capo ai soggetti coinvolti, è stato proposto ed ottenuto il sequestro di 13 unità abitative effettuato nel mese di ottobre 2013. Particolare attenzione è stata rivolta anche al contrasto ai traffici illeciti di stupefacenti. Nello specifico, una serie di importanti operazioni condotte dal G.I.C.O. di Campobasso nell’intera Provincia, ha permesso l’arresto (e in qualche caso il ri-arresto”) di 8 persone ed il sequestro di circa 20 kg. di sostanze stupefacenti di varia natura.

Attenzione e sensibilità è stata rivolta anche alle attività in materia di tutela ambientale: nello specifico, sono stati portati a termine 11 interventi principalmente ad opera della Sezione Operativa Navale di Termoli sul litorale molisano, anche con l’ausilio ed il supporto di mezzi aerei del Corpo (elicottero della Sezione Aerea di Pescara), che hanno consentito il sequestro di aree adibite a discariche abusive per oltre 4.500 metri quadri; 17 le persone responsabili, di cui 10 denunciate alla competente Magistratura. I successivi riscontri, eseguiti con la collaborazione degli Uffici ARPA Molise, non hanno comunque evidenziato la presenza nei siti di rifiuti catalogabili tra quelli di particolare allarme sociale, in relazione alle note vicende che vedono per protagonisti clan delinquenziali campani nell’attività di illecito smaltimento di materiali e scorie nocive. 

Trentasei esponenti politici sono stati segnalati alla competente Magistratura del Capoluogo per ipotesi di reato riconducibili all’articolo 314 del C.P. (peculato) nell’ambito di indagini delegate, aventi per oggetto le spese destinate al funzionamento dei Gruppi Consiliari. Tra essi, 30 risultano destinatari di apposita informazione di garanzia. Le attività investigative sono in corso e fanno riferimento a complessive 16 deleghe di indagine, che vengono svolte mediante il riscontro delle memorie difensive presentate dagli indagati.

Articolo precedenteCorea chiede dati sui malati di tumori all’Asrem ma l’azienda non risponde
Articolo successivoCoppia di albanesi trovati con 1,700 kg di marijuana a San Martino. Arrestati