Nell’ultima riunione della IV Commissione regionale sono stati licenziati importanti provvedimenti che rappresentano interventi fondamentali per la collettività. E’ stata approvata la stesura definitiva del Piano Territoriale dei Servizi Sociali che si propone una riorganizzazione capillare nel settore del sociale. La Regione intende consolidare il proprio ruolo di coordinamento, programmazione, regolazione, valutazione e monitoraggio del sistema nonché sostegno operativo attraverso la propria struttura tecnica. L’azione si svilupperà attraverso una strategia di rete e vedrà il coinvolgimento della Regione, Enti territoriali, Terzo settore chiamati a costituire il Sistema Sociale. Gli ambiti territoriali su cui verrà ad incidere il Piano, coincidono con i sette Distretti sanitari individuati dal nuovo Piano Sanitario Regionale.
 
Il Piano Sociale definisce l’approccio integrato degli interventi socio-sanitari relativamente alle problematiche quali, famiglia, anziani, disabili, non riconducibili unicamente nella sfera della “sanità” ma affrontabili in prospettiva integrata con la protezione sociale. Prevista la costituzione di una Consulta regionale degli ambiti territoriali e la figura del Coordinatore di Ambito che farà da interfaccia con la Regione nello svolgimento di compiti di programmazione e gestione dei servizi a livello territoriale. Il collegamento a livello regionale si attuerà tramite la Conferenza permanente dei coordinatori di Ambito. Le risorse del Fondo Sociale verranno assegnate nella percentuale del 50% ai Comuni e del 50% agli ambiti territoriali, ai Comuni spetta una quota di cofinanziamento non inferiore al 20% delle risorse assegnate dal fondo Sociale all’Ambito territoriale ed ai singoli Comuni.

La Commissione ha anche formulato la proposta per la riorganizzazione del Sistema dell’Emergenza Sanitaria regionale al fine di ottimizzare l’uso delle risorse ed al fine di garantire per le 24 ore al giorno lo svolgimento delle attività di emergenza del Pronto Soccorso ospedaliero e dell’Emergenza Territoriale integrati. La proposta formulata dalla IV Commissione, che ricalca lo studio effettuato dal Consigliere regionale Vincenzo Bizzarro, esperto conoscitore del sistema sanitario, parte da considerazioni imprescindibili quali: il rispetto del Piano di rientro stipulato con il Ministero della Salute ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze; l’ottimizzazione dell’uso delle risorse senza penalizzare i servizi; l’esistenza di una rete capillare dell’emergenza adeguata ai bisogni dei pazienti acuti e dei pazienti critici.

In merito a questi nuovi indirizzi clinico-assistenziali assumono una rilevanza primaria i medici d’emergenza di Pronto Soccorso. La situazione attuale rileva una grave carenza di dirigenti medici di pronto Soccorso con il conseguente rischio di non poter garantire lo svolgimento corretto delle attività di emergenza per tutte le 24 ore e in tutti gli ospedali regionali. La soluzione del problema si realizzerà attingendo al Servizio di Emergenza territoriale “118” operativo ormai da otto anni e quindi profondamente esperto nel campo dell’emergenza. Ne conseguirà quindi la standardizzazione del ruolo giuridico del personale dei due settori con la modifica del rapporto attualmente esistente per gli operatori del “118” da convenzionato a dipendente.

Tale trasformazione pur comportando maggiori oneri contributivi eviterà l’aggravio derivante da un incremento del personale. Questo provvedimento raccoglie le istanze dei Comitati Civici di Larino e Venafro che si oppongo al riordino dei rispettivi Ospedali fino a quando non venga realizzato un adeguato sistema di emergenza sanitaria attiva 24 ore che con questa proposta si appresta a diventare realtà. La Commissione ha licenziato anche l’argomento della messa in sicurezza degli Ospedali con il “Programma straordinario di investimenti in edilizia Sanitaria”.

Salvatore Muccilli
Presidente IV Commissione regionale
Regione Molise
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