Il Sindaco di Termoli e’ stato decisamente abile nella “soluzione” della crisi. Abile e spregiudicato. Addirittura politicamente spietato, avendo giocato con il maggiore raggruppamento del centro sinistra come il gatto con il topo. In

fondo cosa chiedeva il P.D.? a) di conservare tre rappresentanze in Giunta; b) di ottenere le deleghe all’urbanistica e quella di vice Sindaco. Ad eccezione della prima richiesta ( per la quale il PD si era manifestato comunque possibilista) i democratici hanno ottenuto tutto quanto chiedevano: a Iacampo l’urbanistica ed a Caruso l’incarico di vice Sindaco.
Questa la realta’. Ma se si legge politicamente la vicenda, non vi e’ dubbio che il Sindaco ha portato al cuore del P.D. un attacco frontale,
cio’ che in gergo scacchistico si chiama “ scacco al re!” Detronizzati in un sol colpo la scomoda Regina ( Venittelli) e l’Alfiere ( Fabrizio) il Greco si e’ scelto –sua sponde- all’interno del PD gli interpreti del nuovo corso; gli ha assegnato le deleghe (che

comunque continuera’ a gestire); ha messo alla berlina il piu’ grande Partito del centro sinistra italiano. E’ pur vero che la neonata formazione vive una crisi profonda in Italia come in Regione, ma se e’ ancora un partito ( o aspira ad esserlo) non ha

altra soluzione che quella di ribaltare la mossa attuata dal Sindaco. Come?
1) Preliminarmente chiedendo ai due “prescelti” di rimettere le deleghe;
2) riportare sul tavolo politico le decisioni che spettano evidentemente agli organi di Partito e non al libero arbitrio dei singoli consiglieri;
3) verificare chi e’ disposto a seguire le scelte di Partito, con la conseguenza che chi non si adegua a queste si mette automaticamente da solo fuori dal partito. Se poi i due assessori “ in quota al PD” non volessero dimettersi, sarebbe oltremodo difficile per il Sindaco conservarli nelle loro funzioni senza il consenso ed addirittura contro la volonta’ del P.D. ,a meno di non voler snaturare l’essenza politica della coalizione di maggioranza nel suo complesso.
Riesce difficile,invero, immaginare, a Termoli come in ogni altra realta,’ un centro sinistra senza (o addirittura contro) il Partito Democratico. E allora cara Annamaria ,se vuoi davvero che dalle macerie attuali del Tuo partito rinasca una prospettiva di speranza devi usare la scure e non il fioretto. Devi sottrarti, con altrettanta abile e spregiudicata mossa, allo scacco che ti hanno sferrato, perche’ Tu hai il dovere oggi di salvare il Partito che rappresenti e nella scelta tra questo e l’Amministrazione (retta da questo Sindaco), hai il dovere politico di salvare prima il Partito. Questa e solo questa e’ la tua “soluzione finale”.

Oreste Campopiano
Segr.reg.le N.PSI Molise
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3 Commenti

  1. Ma Campopiano non è un famoso “socialista di destra”?
    E mo’ che fà, si mette a dare consigli alla sinistra?
    Mi sa che nessuno ha capito quale sia l’interesse …

    Avvocà sei veramente astuto come una volpe.