Termoli Bene Comune-Rete della Sinistra
Termoli Bene Comune-Rete della Sinistra

TERMOLI – Abbiamo appena letto la proposta formulata da Partecipazione Democratica per una “Santa Alleanza” delle forze di opposizione presenti in comune, finalizzata a costruire “una grande stagione di nuove opportunità per la città”.

Chi scrive è sicuramente in buona fede, ma ha capito poco dell’essenza di Termoli Bene Comune-Rete della Sinistra, e ha seguito poco la nostra azione puntuale in consiglio in questi quattordici mesi.

Per usare le parole di un uomo grandissimo, che purtroppo non è più tra noi, Don Andrea Gallo, occorre chiedersi cosa è la sinistra, parola che non è nel nostro nome per caso o per vernissage politico: “La sinistra è anticapitalismo, è antiliberismo”, diceva il Don, e aggiungiamo anche che è difesa a oltranza della Madre Terra.

Come potremmo creare un’aggregazione con chi a Termoli ha scelto sempre e comunque il privato, sostenendo che il pubblico è meno efficiente? Ricordiamo che la nostra opposizione all’amministrazione precedente non può essere semplificata e rinchiusa in un tunnel, appunto, perché contestiamo a 360 gradi le decisioni prese dal governo comunale precedente, mirate a privatizzare la città, sia direttamente, come nel caso del Macte, sia tramite lo strumento della finanza di progetto, come nei casi non solo del “Tunnel”, ma anche degli interventi portati a conclusione, come le mense scolastiche e la “riqualificazione” di via Elba, e di quelli ancora in corso, che non a caso sta portando a termine l’attuale amministrazione, dichiaratamente di destra, quali il trasporto pubblico, l’acqua pubblica, l’ampliamento del cimitero, i servizi energetici relativi agli edifici comunali (scuole incluse). Per non parlare delle lottizzazioni ipertrofiche, della scomparsa degli alberi lungo il Corso Nazionale, del totale disinteresse per il verde pubblico e l’ambiente in generale, della dimostrata incapacità di intervenire sul grave problema dei reflui urbani e dell’inquinamento del mare.

Noi che siamo stati gli unici, negli ultimi mesi, a scendere in piazza per rivendicare il diritto ad una sanità pubblica e di qualità, come potremmo lavorare insieme a chi, come gli esponenti di spicco del PD locale e il Presidente da loro espresso, ha operato scelte secondo noi deleterie, specie per il Basso Molise? Il PD locale si appresta a rivoltare se stesso come un calzino? Ce lo auguriamo, ma finché ciò non accade, qualunque ipotesi di alleanza è un mero flatus vocis.

Per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle, sono troppe le posizioni a livello nazionale che non condividiamo per poter pensare ad alleanza strutturate, dal referendum per il taglio dei parlamentari, che consideriamo demagogico, alle scelte di politica economica e sociale, sostanzialmente liberiste. Sempre disposti a cambiare opinione se, ad esempio, il Movimento 5 Stelle si pronunciasse per l’abrogazione dei nefandi Jobs Act e dei decreti sicurezza.

Noi siamo dichiaratamente e chiaramente schierati a sinistra, senza se e senza ma. Questa è stata la nostra collocazione in campagna elettorale, durante la quale abbiamo spiegato chiaramente che la decisione di partecipare alle elezioni nasceva proprio dalla totale assenza in altre formazioni di un programma che fosse davvero di sinistra.

È naturale che a livello di attività amministrativa condividiamo, ove possibile, tutte le iniziative volte ad ostacolare la destra di governo, valutandole in modo “laico”, caso per caso. Ma rivendichiamo la nostra differenza ideologica (sì, si può ancora dire, non è una parolaccia come credono molti). Basta leggere con un po’ di attenzione il nostro programma elettorale per capire che noi cerchiamo con coerenza di riportare a livello locale le istanze di accoglienza, inclusione, attenzione all’ambiente, lotta alle energie fossili, difesa degli ultimi, uguaglianza sociale, istruzione e sanità pubbliche, sostegno alle difficoltà sociali di qualunque tipo, tutela del territorio, valorizzazione della cultura, che i movimenti civici in Italia e in Europa, per ora minoritari, ma agguerriti, testardamente continuano a promuovere.

Non ci riconosciamo quindi in generiche proposte di schieramento, prive di reali basi politiche, che naufragherebbero subito per le intrinseche differenze. La sinistra, appunto, è un’altra cosa. È legittimo che non piaccia o non sia condivisa; ma cambiare natura è impossibile, se si crede davvero in certi ideali.

Continueremo a lavorare per renderli possibili, ben sapendo che per ora siamo in minoranza. Siamo certi, però, che mantenere chiarezza e coerenza rispetto agli impegni presi con gli elettori sia il modo migliore per far crescere un consenso solido e trasparente. Come la nostra azione in consiglio comunale.

TERMOLI BENE COMUNE – RETE DELLA SINISTRA

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