“Di fronte a un progetto così ambizioso – spiega Venturiello nelle sue note di regia – come mettere in scena a teatro La strada, la prima inevitabile domanda che ci siamo posti è stata, ovviamente, come uscire dal confronto con uno dei più grandi capolavori della cinematografia internazionale. La risposta l’abbiamo trovata proprio nell’adattamento teatrale, scritto anni fa da Bernardino Zapponi e Tullio Pinelli (quest’ultimo collaboratore alla sceneggiatura con Fellini e E. Flaiano), che pur restituendo la trama e i dialoghi del film, inventa qualcosa di nuovo, squisitamente teatrale, spostandosi in una dimensione poetica che va oltre la sfera realistica del film e ci porta altrove.
Il collante resta, come nel film, il Circo, anche se assume una valenza narrativa diversa, forse un po’ meno naif, a servizio di una messa in scena che si propone di ‘mostrare’, anche con una certa violenza, la tragedia quotidiana di un’umanità forse meno lontana da noi di quanto pensiamo. A questo va aggiunto il nostro sostanzioso intervento, grazie alla costruzione di una tessitura musicale e canora che accompagnerà l’intero spettacolo, conferendogli quel taglio epico, a nostro avviso necessario per approdare a una qualche riflessione”.
Per quel che riguarda nello specifico la parte musicale e cantata (Germano Mazzocchetti ha composto le musiche originali, mentre i testi delle canzoni sono firmate da Nicola Fano e Massimo Venturiello) Tosca si dice molto soddisfatta: «Sono entusiasta di questi brani. Tra l’altro in scena ci sono anche quattro bravissimi artisti che rappresentano una sorta di coro greco che anticipa le scene. Sono Barbara Corradini, contralto, Gabriella Zanchi, soprano, Dario Ciotoli, bari-tenore, e Chiara Di Bari, mezzosoprano». Sul palco vedremo anche Camillo Grassi e Franco Silvestri. Scene di Alessandro Chiti e costumi di Sabrina Chioccio