Dopo i furti delle due sonde dell’ecografo all’ospedale Cardarelli di Campobasso, sembrano essere sparite nel nulla anche quelle al San Timoteo di Termoli. Già da qualche giorno più di qualche dipendente ha notato il vistoso “ammanco” nella divisione radiologica termolese accaduto a poca distanza dal caso verificatosi nel presidio del capoluogo campobassano. Due furti, denunciati alle forze dell’ordine da parte dei dirigenti sanitari dei due plessi, che però potrebbero avere un unico comune denominatore: ladri di macchinari sanitari. La tipologia di “bersaglio” da parte di professionisti del furto non sembra sia casuale.
Sempre secondo testimonianze raccolte, nelle ultime settimane la stessa situazione si sarebbe verificata anche in strutture sanitarie di altre regioni. Per i dipendenti ospedalieri non sembra troppo distante l’ipotesi di una possibile rivendita dei pezzi sottratti nottetempo dagli ospedali sul mercato nero dove i guadagni naturalmente fanno sempre gola.
E, dunque, sui diversi episodi accaduti in regione sono in corso indagini da parte delle forze dell’ordine. Al San Timoteo di Termoli la notizia del furto delle due sonde dell’ecografo è circolata tra i dipendenti in servizio i quali hanno accertato l’effettivo furto delle costose attrezzature. Al Cardarelli la vicenda è seguita con attenzione dalla direzione sanitaria. Tra le corsie ospedaliere della città adriatica gli infermieri sottolineano la necessità di un presidio di forze dell’ordine all’ingresso del San Timoteo.
Più di qualche paramedico ha parlato di un progetto in fase di valutazione di predisporre un box con agenti di Polizia nelle vicinanze del pronto soccorso. Il “raid” agli armadietti della categoria di qualche mese fa al piano terra del presidio di Contrada Mucchietti aveva già determinato una prima richiesta degli infermieri di maggior controllo soprattutto durante la notte. Ora anche in virtù di quanto accaduto nei giorni scorsi, la categoria torna a chiedere una vigilanza notturna oltre la mezzanotte.