CAMPOBASSO _ Leggo ed ascolto sempre con interesse gli interventi dell’Arcivescovo di Campobasso-Boiano, Giancarlo Maria Bregantini, attento e puntuale osservatore della realtà e sensibile portavoce delle preoccupazioni della gente. Monsignore ha fatta sua, in occasione della partecipazione alla festa della Madonna di Monteverde in territorio di Vinchiaturo, la questione della costruzione delle pale eoliche negli spazi prospicienti i siti archeologici ed i resti dell’abazia benedettina. Ci accomuna l’apprezzamento per la bellezza dei luoghi, ricchi di storia e di valenze paesaggistiche e nel contempo la partecipazione alle ansie della popolazione che è cara ad entrambi. E’ solo su un possibile malinteso che mi preme intervenire: il rischio che così facendo si possa identificare nella politica la parte insensibile e prevaricatrice riguardo a questioni che vanno invece analizzate ed affrontate tenendo in debito conto tutte le istanze.

In qualità di Assessore all’Ambiente della Regione Molise ho inteso dare rilievo e priorità alla questione delle fonti rinnovabili con particolare attenzione all’energia eolica ed intendo affrontare le delicate problematiche al riguardo secondo una logica che, all’ascolto delle posizioni, porti poi ad affrontare le situazioni rispondendo alle normative, agli interessi collettivi ed alle direttive nazionali ed internazionali. Un percorso di certezza giuridica e normativa, capace di tutelare le popolazioni e le comunità residenti ma che, nel contempo, non tarpi pregiudizialmente le ali alle iniziative imprenditoriali che si affacciano nel settore.

Un percorso chiaro e responsabile che vede la piena titolarità in materia della Regione, e che passa attraverso valutazioni che non siano contrarie alla programmazione del territorio, quindi, attente a considerare le motivazioni di tipo storico, culturale, paesaggistico. Ho ribadito in più occasioni il fatto che l’iter autorizzatorio e la definizione delle misure compensative non venga lasciata al singolo Comune ma siano definite in una conferenza di servizio alla presenza di tutte le amministrazioni interessate quindi in un percorso trasparente e certo fuori da inciampi demagogici e posizioni preconcette. In questa delicata materia non voglio pensare che esiste “il buono” che ha in cura il territorio ed “il cattivo” insensibile ed interessato ad altri fini, penso che esiste il cittadino responsabile pronto a dare il massimo per la soluzione più giusta e, su questo, sono convinto che io e Monsignor Bregantini la pensiamo allo stesso modo.

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