CAMPOBASSO _ Dopo mesi di totale latitanza, il Sindaco di Scapoli tuona e minaccia, si propone a tardivo difensore degli interessi della propria comunità, scoprendo un taglio ai servizi esattamente con nove mesi di ritardo. Il Comune di Scapoli ha ricevuto la delibera e la proposta di revisione della rete nel mese di maggio del 2010. Successivamente ci sono state diverse riunioni in Assessorato e una Conferenza di Servizi, che si è svolta in tre sedute , alle quali il primo cittadino di Scapoli mai ha partecipato. Dunque, prima di fare accuse, misuri il proprio impegno e ne renda conto alla propria comunità. Per quanto riguarda, invece, il servizio, Scapoli dispone di tre corse andata e ritorno da e verso Isernia : una alle 7.03; un’altra alle 8.53, l’altra nel pomeriggio. Dunque un servizio più che sufficiente. E’ stata soppressa una corsa nella fascia di morbida della mattina. Ma i dati di traffico smentiscono il Sindaco : viaggiavano non più di tre / quattro persone e questo risulta dalle informazioni del gestore.
Le accuse di D’Angelo, invece, sanno tanto di campagna elettorale. Il Sindaco di Montefalcone ha partecipato attivamente alla Conferenza di Servizi ed ha espresso un voto di astensione che riguardava il taglio nel suo aspetto politico generale, piuttosto che i servizi di Montefalcone che, invece, proprio su richiesta di D’Angelo sono stati potenziati rispetto alla precedente situazione, con collegamenti nuovi per Larino e per la zona industriale di Termoli. C’è da registrare, davvero, la ingenerosità di D’Angelo, che esce oggi allo scoperto con una violenta sortita e lo fa in una clima di campagna elettorale, dimenticando la collaborazione di questi mesi e la sua soddisfazione più volte manifestata. Per quanto riguarda l’impalcatura generale della rete, è chiaro che nella fase di prima applicazione ci possono essere disguidi, alcuni legati perfino a prese di posizione strumentali di qualche esercente.
Ma il mese di aprile è appunto di sperimentazione per sanare quelle situazioni che siano veramente di disagio, e non di strumentalizzazione politica, o di fastidio da parte di quella fascia di utenza che ricusa in maniera aprioristica di viaggiare per coincidenza, come avviene in ogni altra parte d’Italia. Una cosa sono le situazioni veramente di disagio che vanno sanate, così come vanno corretti gli errori che indubbiamente possono esserci in una rete che è fatta di 1518 corse quotidiane; altra invece è la speculazione scatenata per i motivi più vari. Comunque, d’Angelo e Sparacino troveranno sempre la più ampia disponibilità ad ogni discussione e confronto.