E cioè sostenere lo Zuccherificio del Molise, sia dal punto di politico ma anche da quello finanziario, in un percorso di rilancio e di riaffermazione nel mercato produttivo nazionale ed europeo. Nessun nuovo finanziamento dello stesso Zuccherificio, come asserito impropriamente dai soggetti che innanzi citavo, ma solamente un riconfermare la scelta che il Consiglio Regionale fece due anni fa praticamente all’unanimità.
Una scelta che noi abbiamo interpretato come una delega data alla Giunta di deliberare un aumento di capitale. Il TAR non ha condiviso il percorso amministrativo da noi seguito, non certo il merito della volontà di partecipare all’aumento di capitale. Sicuramente possiamo e dobbiamo attendere la decisione definitiva dello stesso Tribunale Amministrativo o anche il parere conclusivo e vincolante del Consiglio di Stato, ma per ragioni di opportunità abbiamo deciso di ritornare nell’organo che aveva originariamente deciso il percorso da seguire, e cioè la massima assise regionale, per confermare l’aumento di capitale. Un aumento di Capitale che va detto, è funzionale all’attuazione del Piano Industriale che mirava e mira a rendere pienamente autosufficiente lo Zuccherificio rispetto ai costi di produzione e alla tassa di oltre 30 milioni , che lo stesso stabilimento ha dovuto pagare, su imposizione della UE, per essere ancora aperto e continuare a produrre.
Questa tassa ha influito in maniera pesante sui costi industriali, di qui la necessità di aumentare il capitale in un momento in cui, a due anni da quella decisione del Consiglio regionale, il prezzo dello zucchero è salito, si sta rivendendo la politica saccarifera della UE a nostro favore, e sono, sulla base di dati concreti di mercato, sempre più evidenti i risultati positivi dell’intelligenza e della lungimiranza politica ed economica che ci portò a non chiudere lo stabilimento e a decidere di produrre zucchero a Termoli e a mantenere attiva e funzionante la filiera bieticola-saccarifera molisana. Va poi evidenziata l’urgenza di deliberare immediatamente l’autorizzazione all’aumento di capitale per consentire alla Regione Molise di poter partecipare domani all’Assemblea dei Soci, difendendo così la propria posizione di socio di maggioranza e gli investimenti che essa ha determinato nella S.p.A. negli anni passati”.