TERMOLI _ I recenti avvenimenti di cronaca giudiziaria che hanno visto protagonisti esponenti della vita pubblica termolese e molisana, hanno scosso fortemente la coscienza di tutti i cittadini, soprattutto di quelli cristiani e cattolici. Le accuse di aver avvelenato ettari ed ettari del nostro territorio spandendovi rifiuti tossici e fanghi da scarico spacciati per fertilizzanti, qualora fossero comprovate, sarebbero gravissime.

 La giustizia degli uomini farà il suo corso. Per quanto riguarda l’aspetto morale e prettamente cristiano, la questione è ancora più sconvolgente in quanto si tratta di reati contro il Creato e di conseguenza anche contro il Suo Creatore come si legge nelle Sacre Scritture: “E Dio disse: ecco io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la Terra e ogni albero in cui è il frutto che produce seme saranno il vostro cibo…” (Genesi 9,2-4). Tale concetto è stato ribadito anche da Papa Benedetto XVI nell’Enciclica sociale Caritas in veritate in cui si affronta il tema del rapporto dell’uomo con l’ambiente naturale: “Questo è stato donato da Dio a tutti, e il suo uso rappresenta per noi una responsabilità verso i poveri, le generazioni future e l’umanità intera..” ed ancora: “Le modalità con cui l’uomo tratta l’ambiente influiscono sulle modalità con cui tratta se stesso e, viceversa”(48 – 51).

Questi atti contro l’ambiente gridano vendetta al cospetto di Dio tanto più perché perpetrato da persone che si sono sempre dichiarate dei ferventi cattolici osservanti, come il Presidente della Regione Michele Iorio e quello del Consorzio Industriale della Valle del Biferno Antonio del Torto, fra l’altro quest’ultimo personalità più in vista del movimento ecclesiale cattolico di Comunione e Liberazione in Molise.

Chi si fa portavoce dei valori cristiani ha una responsabilità doppia: individuale davanti alla legge, e di coerenza verso i suddetti valori e in particolare verso tutte quelle persone che hanno fatto della cristianità stessa un principio ispiratore della loro vita. Pertanto, appare auspicabile una Sua Parola che esprima una posizione chiara e di inequivocabile condanna da Lei che rappresenta la maggiore autorità territoriale cattolica della nostra città. La Sua presa di posizione sarebbe un segno forte di solidarietà e di conforto al senso di disappunto e profonda umiliazione di tutti i cittadini del Basso Molise feriti da questo atto di arroganza e di danno gravissimo alla loro salute.

Gabriele Vitale
Coordinatore Circolo cittadino di Termoli
Partecipazione Democratica

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2 Commenti

  1. Basta con le strumentalizzazioni. Non se ne può più! Essere cristiani vuol dire soprattutto rispetto per la persona e i suoi diritti. Attendiamo gli esiti prima di giudicare. Ed anche il giudizio deve essere “cristiano” e non strumentale. Cosa dire alle tante persone che dopo anni di calvari giusdiziari sono state prosciolte perchè innocenti ? Vi siete mai occupati di loro? Non conviene.

  2. Come fanno tutti (CentroDx, CentroSx, Centro,…) anche Partecipazione Democratica sfrutta la ghiotta occasione per ottenere visibilità politica necessaria ed indispensabile per le prossime elezioni provinciali/regionali. Sappiate che la gente comincia a non credere più alla bontà di tutti questi interventi…