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Una pacifica contestazione in piazza ha così voluto opporre cartelli con slogan contro questa messinscena delle “Sentinelle in piedi” a piazza Vittorio Veneto a Termoli. Il nuovo movimento iper-mediatico che intende opporsi al DDL Scalfarotto, alle unioni civili e alla cosiddetta ideologia “gender” nelle scuole.
Niente di preoccupante o di violento, anzi, diversi cittadini hanno compreso e anche solidarizzato tranquillamente con i dimostranti. Forse gli unici seriamente -e immotivatamente- preoccupati erano alcuni solerti agenti che monitoravano l’evento, temendo forse per le Sentinelle.
Bisogna dire che in altre città la reazione laica è stata più fragorosa ed energica, soprattutto se arrivavano i soldatini di Casapound a provocare la rissa e a menare le mani contro i contestatori.
La verità è che la chiesa cattolica oggi non è ancora in grado di superare la propria atavica omofobia e considera ancora gli omosessuali creature “disordinate o malate”. Certo un passo avanti se consideriamo che nel passato li mettevano al rogo, ma l’integralismo non demorde nel nostro Paese e continua questa crociata contro la diversità: oggi contro il DDL Scalfarotto, ma poi sarà la volta dell’aborto, dell’eutanasia, ecc.
Si definiscono un movimento apartitico e aconfessionale, ma fanno politica a tutto tondo e hanno dietro di loro gerarchie e gruppi ecclesiastici organizzati, Militia Christi, Alleanza Cattolica e il Movimento per la vita.
Mi spiace per costoro, ma il movimento delle sentinelle e le loro ragioni “non stanno in piedi!”.