CAMPOBASSO _ L’esperienza dell’asse PDL – LEGA NORD è finita. I pochi questuanti recuperati non sono sufficienti per portare a termine la legislatura. Berlusconi è già in campagna elettorale e nei prossimi mesi si preannuncia uno scontro politico che minerà la tenuta delle istituzioni democratiche. L’Italia è senza bussola, sommersa dai rifiuti di Napoli, dalle proteste operaie e dalle lotte studentesche. Si stenta a uscire dalla crisi in assenza di politiche economiche anticicliche.
Il Mezzogiorno è al palo, i cantieri sono fermi, il rientro di 100 miliardi con lo scudo fiscale ha falsato la competizione tra imprenditori onesti e furbetti del quartierino, aumenta la disoccupazione e si è smarrita la fiducia in sé stessi e nel futuro. Non si investe nella ricerca, nell’innovazione e nella scuola, nel mentre si premia la rendita parassitaria in favore del 10% dei super-ricchi italiani che detengono il 48% della ricchezza nazionale. Spaccato il sindacato, occupata la televisione, isolata la magistratura e zittita l’opposizione. Pare di rileggere dopo 30 anni le conclusioni della Commissione Anselmi sulla P 2.
Per questo è indispensabile uno scatto di orgoglio che fermi la destrutturazione della democrazia italiana, ricostruisca un progetto per il futuro e conduca il paese fuori dal tunnel della crisi, aiutando e sostenendo i ceti popolari, i giovani, le fasce del precariato e i senza lavoro. In Molise si assiste all’ultimo atto della Parabola di Michele Iorio. Partito come il Papa del Gran Rifiuto da Morrone del Sannio si è affermato a Isernia grazie a un voto di scarto che gli permise di fare il Sindaco per colpa di dorotei e fanfaniani che litigavano tra loro.
Fedele al motto maoista che non è importante il colore del gatto basta che prende i topi, si è seduto in Giunta sia con Assessori di Rifondazione Comunista che ex-Missini. Dopo 25 anni, nonostante le prebende elargite, il sistema di marketing comunicativo degno del Min.Cul.Pop. di Pavolini, gli incarichi assegnati e la dilatazione della spesa pubblica, sta imboccando la via dell’Eremo. Ha solo 13 voti su 30 in Consiglio. Il Centro-Destra gli ha girato le spalle e lo stesso Berlusconi in questo frangente è costretto a sostenerlo ma gli ha sostanzialmente revocato la fiducia.
L’unico punto di forza di Iorio è il Centro-Sinistra che ha saputo scientemente dividere con operazioni magistrali. L’Autostrada o il Nucleo Industriale di Termoli lo hanno visto allearsi, di volta in volta con avversari diversi, in attuazione serafica del Dividi et Impera di romana memoria. La sfida del nuovo anno sarà quella di ricompattare il Centro-Sinistra per liberare il Molise dai lacci di una politica di annunci e clientele che stanno privando i cittadini di acqua potabile, di ospedali funzionanti, di treni e pullmann efficienti, di connessioni telematiche veloci, di un ambiente sano e della speranza di un lavoro sicuro. Su queste premesse bisognerà progettare una svolta culturale che non rinunci alla sfida della Macro Regione Adriatica e a un riordino istituzionale che semplifichi il sistema, riduca i costi della politica e riconverta l’economia verso la produzione e l’innovazione.