“Perché – ha sottolineato Di Pietro riferendosi alle precedenti consultazioni vinte a giugno su nucleare, acqua e legittimo impedimento – le cose più belle in questo Paese le stanno facendo i cittadini”. Con la legge elettorale attualmente in vigore, a decidere chi sarà eletto alla Camera e al Senato, non sono gli elettori ma i partiti, che in questo modo (evidentemente) premiano i più fedeli e obbedienti, ignorando capacità e doti morali. Sicché il rappresentante è sempre più distante dal suo territorio e dalle esigenze reali di chi lo ha eletto, visto che non deve più rispondere ai cittadini, ma al capopartito che lo ha nominato. Entro il 30 settembre bisognerà raccogliere 500mila firme su tutto il territorio nazionale. E’ un traguardo difficile da raggiungere; siamo consapevoli che non sarà facile ma siamo pronti – dichiara il segretario regionale IdV Molise, Pierpaolo Nagni – a fare la nostra parte. Scenderemo nuovamente nelle piazze, torneremo a chiedere la collaborazione dei cittadini per vincere quest’altra scommessa referendaria al fine di riaffermare, ancora una volta, attraverso una legge di iniziativa popolare, le regole della democrazia”.