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CAMPOBASSO _ “L’Italia dei Valori è particolarmente attenta alla questione delle energie alternative: nei suoi punti di alternativa di Governo, l’IdV affronta proprio il tema dell’ambiente e della qualità della vita asserendo che è di assoluta importanza aumentare gli investimenti per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Questo passaggio però va affrontato con una programmazione politica seria, con criterio politico e con una analisi dei costi e dei benefici per i cittadini. Nella nostra regione tutto ciò non accade. Vige completa anarchia. Ogni Comune presente sul territorio molisano può liberamente decidere di organizzare, gestire e vocare il territorio ad una fonte energetica come l’eolico, le biomasse, l’energia solare ed altro. In pratica, ogni Comune decide per se: e questo è il frutto dell’assenza di qualsiasi tipo di programmazione energetica, dell’assenza di un piano razionale di sviluppo e gestione dell’energia alternativa” è quanto afferma Giuseppe Caterina, coordinatore regionale dell’IdV molisano.
Quando mi riferisco all’anarchia prendo ad esempio il Comune di Santa Croce di Magliano dove il sindaco ha espressamente richiesto di istallare una centrale nucleare sul proprio territorio. Un territorio ad alta vocazione agricola potrebbe essere distrutto da scelte politiche prive di qualsiasi interesse pubblico. Può mai essere compiuta una scelta tanto assurda quanto irrazionale?

I cittadini cosa ne guadagnerebbero? L’Italia dei valori è assolutamente contraria all’energia nucleare – così come spiegato dall’on. Brutti, responsabile del dipartimento nazionale Ambiente, Territorio e Infrastrutture in occasione dell’incontro programmatico ed organizzativo di partito del 15 novembre scorso – ed è per questo che stasera saremo presenti all’incontro “Meglio attivi che radioattivi” per ribadire la nostra assoluta contrarietà alla possibilità di istallazione su suolo molisano di una centrale nucleare” “Contrai al nucleare e favorevoli alle energie pulite come quella eolica non significa però accettare qualsiasi forma o progetto di sviluppo di tale fonte alternativa. Occorre che la Regione si doti di un piano programmatico organizzativo che spieghi soprattutto ai cittadini quali sono i benefici che possono trarne.

Non è possibile che ogni Comune agisca senza alcun criterio ed obiettivo: il territorio molisano ha una sua vocazione agricola che può trasformarsi solo se a ricevere i benefici siano i cittadini, ad esempio vedendo ridotto l’importo delle bollette energetiche. Bisogna evitare a tutti i costi questa anarchia energetica: abbiamo 136 Comuni e non possiamo immaginare che un domani vi siano sul territorio molisano 136 impianti eolici senza sapere il fine, il perché e a chi giovi tutto questo. L’energia pulita, alternativa è un bene ma non bisogna mai perdere di vista il benessere e le economie per i cittadini, vero obiettivo della politica”.

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