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Parole che ovviamente tranquillizzano e confortano tutti quei cittadini che trovandosi a sovrapporre i contratti stipulati dal comune con il vecchio e nuovo fornitore, con stupore, si rendono conto che il costo da sopportare per le casse comunali risulterà caricato di circa il doppio; in effetti il contratto stipulato con la HALLEY SUD EST (vecchio fornitore) prevedeva un costo di circa 22.430,00 euro IVA inclusa annui a fronte dei 39.500,00 euro IVA inclusa pattuiti con la PA digitale adriatica s.r.l.
Tornando alle parole premonitrici del Sindaco, mai se ne rivelarono di più nefaste; ad oggi, infatti, un comune cittadino che vorrebbe informarsi sulla vita amministrativa prodotta dall’ente trova innanzi a se una diga ben cementata, altro che “scavalcare i muri”: albo storico online inesistente, gli allegati alle determine/delibere pubblicate nella sezione albo pretorio online pura utopia, sezione “amministrazione trasparente” del sito istituzionale carente di moltissime informazioni tra le quali, le più evidenti, risultano essere l’elenco dei beni patrimoniali posseduti dal comune ed i relativi canoni di locazione pagati o percepiti e i bandi di concorso; orbene, a supporto delle nostre affermazioni accorre una missiva del comune di Termoli, a firma congiunta del segretario comunale e del dirigente Avv. Alfredo Dalla Torre, datata 5 maggio 2015 e inviata alla PA digitale, in cui vengono esposte tutte le criticità persistenti sul sito istituzionale, problematiche già segnalate dal malumore di moltissimi cittadini insoddisfatti. La risposta dell’azienda interessata non tarda ad arrivare, infatti, in data 11 maggio 2015 la stessa risponde addebitando le responsabilità delle succitate inadempienze all’amministrazione comunale evidenziando anche un aspetto molto grave che compromette il lavoro, durato anni, della struttura tecnica dell’Ente: “in riferimento ai dati mancanti nelle sezioni amministrazione trasparente, considerato che i dati presenti sul server del precedente fornitore risultano corrotti ed inutilizzabili, restiamo a disposizione per una verifica congiunta al fine di ricostruire la banca dati da immettere nel circuito”.
Come sempre, evitando di entrare nel merito della diatriba tecnica nata tra struttura tecnica comunale ed azienda responsabile del software, chi subisce le negative ripercussioni è sempre e soltanto il cittadino, ma ancor di più ci preme evidenziare la grave responsabilità politica, conseguente alla nuova scelta contrattuale fatta, del primo cittadino termolese e della sua Giunta. Siamo passati infatti, dalla piena padronanza di utilizzo del vecchio software da parte di tutti i dipendenti della struttura comunale, all’incapacità di gestire la nuova, ad esclusivo danno dei cittadini. Stando ai fatti, il comune, tuttora, risulta essere inadempiente rispetto agli obblighi previsti dal D.lgs. 33/2013 il che potrebbe portare l’Ente comunale ad affrontare sanzioni pecuniarie, depauperando ancor di più le già scarni casse comunali.
Il gruppo M5S Termoli più volte ha segnalato in modo ufficiale, attraverso le deposizioni di interrogazioni e richieste di accesso civico, i gravi disguidi che pregiudicano la “trasparenza amministrativa”, ma ad oggi l’amministrazione risulta essere impotente e disinteressata, eccezion fatta per alcuni piccoli correttivi, in relazione alla risoluzione di queste problematiche.
Ci auguriamo che il Sindaco, responsabile politico della rescissione contrattuale in essere tra comune ed HALLEY SUD EST che aveva come naturale scadenza dicembre 2015, in favore della PA digitale adriatica s.r.l., prenda immediate iniziative e provvedimenti al fine di eliminare il cono d’ombra che oscura la trasparenza sull’azione amministrativa e si metta nuovamente il cittadino termolese nelle migliori condizioni per poter esercitare il sacrosanto diritto di potersi informare sull’operato e sullo stato economico, gestionale, patrimoniale del proprio comune di appartenenza.
Gruppo 5 Stelle Termoli