Il Corpo delle Capitanerie di Porto ha effettuato, a livello nazionale, dal 1° al 5 marzo un’operazione complessa di polizia marittima diretta all’accertamento e alla prevenzione e repressione di illeciti sulla filiera della pesca. Gli uomini di quasi 300 comandi, dislocati su tutto il territorio nazionale, hanno effettuato oltre 7000 controlli, sequestrando 63 tonnellate di prodotti ittici commercializzati irregolarmente ed elevando sanzioni amministrative pecuniarie per centinaia di migliaia di euro. Decine, inoltre, le persone segnalate all’autorità giudiziaria competente per reati come la pesca e la commercializzazione di novellame e di specie vietate, per frode in commercio e per violazione di norme di tipo sanitario.
Per quanto concerne il Molise, le operazioni sono state condotte dagli uomini del Comando di Termoli, coordinati dalla Direzione Marittima di Pescara. Centinaia i controlli effettuati su pescherecci, in ingrossi, pescherie, punti vendita e ristoranti di tutto il territorio regionale. L’azione del personale della Guardia Costiera del Porto adriatico si è spinta oltre il tradizionale ambito d’azione, rappresentato dai comuni del litorale, per raggiungere nell’interno i maggiori centri delle province di Campobasso ed Isernia.
Capillari i controlli sul rispetto delle normative sulla pesca, sulla conservazione dei prodotti ittici e sulla tracciabilità dei medesimi. Particolare attenzione è stata rivolta all’etichettatura del pesce e alla regolare tenuta della documentazione sanitaria dei molluschi bivalvi. Nel corso di tale attività di polizia i militari hanno elevato decine di contravvenzioni per altrettante migliaia di euro di sanzioni, sequestrando oltre mezza tonnellata di prodotti ittici conservati in maniera irregolare e segnalando all’Autorità giudiziaria due soggetti per violazione di norme penali. Il rigore e l’attenzione nei controlli si pone quale essenziale premessa per la protezione dell’ambiente marino e delle risorse ittiche, per la salvaguardia della salute dei consumatori e la stessa tutela dei commercianti che osservano scrupolosamente le normative in vigore, a differenza di chi – col mancato rispetto delle norme – ponendo in essere comportamenti illeciti e lesivi degli interessi della pubblici e collettivi, svolge anche un’illecita concorrenza nei confronti degli operatori onesti.