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La nuova raccolta differenziata che ha molto poco del “porta a porta” sarà al centro del consiglio comunale monotematico in programma a fine marzo, con molta probabilità il 23 o il 24 marzo. La fissazione precisa della data dell’assemblea civica è al vaglio del Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Rocchia che deve anche considerare i lavori agli impianti del Comune per cui a metà mese la stessa sala consiliare sarà inaccessibile.
Sulla questione differenziata anche i consiglieri comunali di minoranza hanno annunciato battaglia con la presentazione di ben 6 mozioni e la richiesta di un consiglio comunale monotematico. Tra le contestazioni dei consiglieri di centro destra la realizzazione dell’ecocentro nella zona Artigianale di Termoli. Il sito individuato dall’Amministrazione non piace affatto in quanto si trasformerà in una sorta di discarica di rifiiuti speciali tra le piccole imprese artigiane. Altro punto in ballo il cosiddetto “porta a porta” in realtà solo di nome perchè di fatto sono i condomini che devono condurre i bidoni nel punto di raccolta negli orari individuati dal Comune e Teramo Ambiente.

Altra questione, i costi a carico dei cittadini. Insomma sono diversi i punti in questa differenziata che assolutamente non vanno e che la minoranza ha intenzione di denunciare nel corso dell’assemblea monotematica a cui sono invitati a partecipare comitati civici e residenti.

Ma le iniziative dell’opposizione non si fermano quì. Entro qualche giorno saranno affissi per la città dei manifesti contro l’ipotesi di realizzazione a Termoli di una centrale nucleare dal titolo: “Centrale Nucleare? No Grazie! Termoli ha già dato“.

Intanto anche a livello politico il Centro destra termolese non si ferma e proseguirà nei prossimi giorni con nuovi incontri con esponenti della Regione Molise e del Parlamento così da proseguire il sentiero già iniziato per discutere delle problematiche del territorio ma anche di eventuali iniziative politiche in vista delle imminenti scadenze elettorali.

Nel Centro sinistra, invece, ufficialmente tutto sembra rimasto immutato dal giorno del rimpasto della Giunta comunale ma le acque restano torbide soprattutto tra alcuni consiglieri della coalizione di maggioranza tuttora piuttosto distanti dal Sindaco. Inoltre gli assessori “defenestrati” dall’esecutivo non sembrano aver “digerito” troppo la “manovra” di Vincenzo Greco ed attenderebbero momenti più propizi per far “sentire” la loro presenza al primo cittadino.

Non bisogna nemmeno dimenticare la posizione estremamente critica assunta dalla lista civica “Città dei Cittadini” che seppur non più rappresentata in Comune non sembra intenzionata a restare con le mani in mano. Il silenzio che aleggia nel centro sinistra in quest’ultimo periodo non è sempre preludio di tranquillità.