SANT’ELIA A PIANISI _ “La chiarezza non è certamente una caratteristica che contraddistingue il sindaco Morrone. Continua a far finta di non capire e, a domande precise, fornisce risposte evasive, volutamente ambigue, anche a costo di andare fuori dal seminato” è quanto ha affermato il capogruppo dell’opposizione di Sant’Elia a Pianisi, Maria Saveria Reale.

Così come i suoi comportamenti ondivaghi. Ieri frequentatore della sezione dell’Ulivo, oggi a battere le mani all’Alternativa di Ruta e, nel contempo, a sollecitare la presenza e l’intervento dei politici di centro-destra. Proprio quelli che nei suoi comizi elettorali ha definito “padrini politici” della nostra lista ( balza agli occhi anche l’affinità con il leader Di Pietro, che ha paragonato il presidente Iorio a Totò Riina), che ci avrebbero fatto “guadagnare qualche voto con gli effetti a sorpresa”.

 Senza tacere la brillante iniziativa di “omaggiare” il governatore Iorio, sponsorizzando con fondi comunali la presentazione del “Regno del Molise”. Giova comunque ricordare le sue affermazioni nell’ultimo comizio elettorale ( riprese testualmente dal sito della sua lista “Il paese che vogliamo): ….. Chi decide di amministrare questo paese non può pensare di farlo per delega, né di invocare l’aiuto di personaggi esterni per risolvere i problemi dei cittadini. Noi non abbiamo chiamato il presidente Iorio e gli assessori per assicurare ai cittadini che ci saremmo occupati di loro. . ….. Chi vuole amministrare deve sapere che la responsabilità si assume in prima persona, che si amministra con i fatti, e soprattutto, che una sfilata di auto blu (di servizio) dura lo spazio di una serata”.

Non credo faccia onore ad un cittadino, oggi sindaco per 13 voti di differenza, denigrare i “nostri padrini”, quei personaggi “esterni” che non ritiene essere di alcuna utilità al paese. Salvo poi andare ad elemosinare (come ha detto in una seduta di consiglio) quotidianamente dagli stessi aiuti e sostegno. Eppure disse: “Sappiamo che ogni giorno gli amministratori si troveranno di fronte i loro cittadini e le loro esigenze, non dovranno ogni volta alzare il telefono per chiedere risposte ai rappresentanti politici che non conoscono questa realtà e se vengono qui, qualche volta all’anno, lo fanno per curare i loro interessi elettorali”. Mi domando come mai l’atteggiamento di sfida e di onnipotenza (di colui che si collocava “in alto”, che avrebbe agito con la sua sola “volontà, impegno, fatica, originalità delle idee e proposte, mettendo a frutto abilità imprenditoriali e specifiche competenze” ) ha ceduto il passo a corteggiamenti e lusinghe ai cosiddetti “protagonisti esterni”, mascherando l’originaria appartenenza. Se lo fa nell’interesse esclusivo del paese, siamo pronti a dargli una mano. Nutriamo forti dubbi che queste siano le sue reali intenzioni!!!

Come capogruppo di opposizione, sento il dovere, invece, di fare chiarezza su quanto affermato anche in precedenza. Tornando alla “proposta del progetto” di 5 giorni di una gita al Lago di Garda, ho verificato che non è stato mai realizzato. Altro che brillante successo!!! Relativamente al rifacimento di Corso Laudo, poi, ho voluto porre l’accento su un’altra ingannevole promessa: quella dei famosi “CENTO GIORNI”, entro i quali il sindaco avrebbe effettuato le necessarie riparazioni. E’ passato un anno e mezzo e le buche sono ancora là. Resta sempre un espediente per ottenere voti.

Mi chiedo, inoltre, se per rivedere acceso qualche “faretto” intorno al Monumento e lungo Rua Giangrazia, (lavoretti di ordinaria manutenzione, cioè), dovremo attendere la sentenza del giudice relativa al contenzioso intentato dal Comune. A questo proposito, mi è sembrato strano non vedere menzionato nella delibera il furto dei residuati bellici, spariti all’improvviso, sotto gli occhi dei santeliani, per i quali i proiettili avevano un valore inestimabile ed affettivo. E come mai in questo caso l’amministrazione comunale non ha attivato nessuna procedura per risalire ai responsabili?

 Altro tasto dolente la scuola. Nessuno mette in dubbio la stabilità dell’edificio – ci sono gli atti di collaudo a riprova!! Ciò che sbalordisce è sapere che i bidelli hanno dovuto pulire gli ambienti scolastici dai calcinacci e dalla polvere, in occasione della riapertura. Non spettando loro questa mansione! E ancora c’è da fare. Come mai in una delibera dei giorni scorsi è riportata la spesa di 8mila euro per la manutenzione dell’ascensore? Questi interventi, come la collocazione degli estintori, non si sarebbero dovuti effettuare prima della riapertura? Infine sottolineo che dalla risposta del sindaco non si comprende quanto tempo ancora occorrerà per liberare la rotonda di via Caracciolo dalla sabbia. Forse dopo la stagione delle piogge? O l’associazione conta di riutilizzarla per il prossimo torneo di beach volley? Non entro, né sono entrata, nel merito della validità o dell’importanza delle gare organizzate ad agosto, ma credo sia indecente e poco igienico tenere lì ancora oggi un focolaio di infezioni, essendo diventata la sabbia lettiera dei cani randagi. Come pure, è offensivo nei confronti della cittadinanza consentire l’occupazione ad oltranza del suolo pubblico ad un’associazione solo perché filo-amministrativa.

Comunque Morrone può stare tranquillo, conclude la Reale: leggo e leggerò gli atti, tutti, anche se la cosa lo infastidisce profondamente. Ancora una volta per Morrone la colpa per le cose non fatte o fatte male è dell’opposizione. Siamo sempre in attesa di vederlo lavorare per il “bene del paese”. Le nostre speranze, alla luce dei fatti, si stanno affievolendo e con le nostre anche quelle dei cittadini che sono costretti a prendere atto delle tante falsità, esaltazioni e vuote promesse. E questa non è una sterile polemica!!!

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