CAMPOBASSO _ Nel pomeriggio di oggi il Presidente della Regione Michele Iorio, nel corso di una conferenza stampa tenuta in Consiglio regionale, ha messo in guardia i Molisani sul pericolo che corre la loro autonomia regionale e la possibilità di progettare il loro futuro scaturito dall’attuale offensiva politico-mediatica tesa a denigrare l’avversario e a stravolgere la volontà degli elettori: «Ho il dovere morale e politico di ribellarmi in tutti i modi previsti dal nostro sistema democratico e di diritto, ad una campagna denigratoria svolta senza esclusione di colpi contro la mia persona, il mio impegno istituzionale e il lavoro fatto dalla Giunta che presiedo con il sostegno una ben definita Maggioranza consiliare. Una campagna promossa da una “regia” ben definita, frutto di una commistione politica-mediatica, che, nel voler distruggere con buona pace dei principi della democrazia, dell’etica e del diritto, chi è stato legittimamente eletto in una libera competizione, riesce a minare anche l’autonomia di questa regione e il suo diritto, conquistato con grandi battaglie, ad autodeterminarsi e a poter progettare il proprio futuro. Come leggere in altro modo ciò che è accaduto, ormai da un anno a questa parte, da quando ho avuto la “colpa grave” di vincere nuovamente le elezioni ed avere quindi mandato dai cittadini di amministrare questa Regione. Da allora, infatti, si sono interessati a me, su opportuno sprone di chi non voleva accettare la sconfitta, niente di meno che il “Corriere della Sera”, “la Repubblica”, “la Stampa”, il “Fatto quotidiano” e in alcuni casi anche “il Giornale”. Ma non solo, le trasmissioni di approfondimento de “La 7”, più volte “Report” fino ad arrivare a “Striscia la Notizia”. Tutto questo per raccontare un Presidente accentratore, padrone incontrastato del Molise, una sorta di malfattore che usurpa il potere e per descrivere, di conseguenza, i molisani che lo hanno votato, come dei suoi complici nello “sperperare” risorse in una regione ritenuta inutile.È tempo che questa classe politica ritrovi unità e responsabilità nel difendere chi li ha eletti e protegga il loro diritto a progettarsi autonomamente un domani. È tempo, ancora, che l’attuale classe politica dica NO a queste “regie” occulte che arrivano perfino a stimolare una trasmissione come “Report” per descrivere un Molise allo sbando. Una sorta di messaggio subliminale per indirizzare, in un certo modo, i giudici del Consiglio di Stato, a due giorni dalla pronuncia di merito sul futuro di questo Governo regionale. Ribadisco che mi opporrò con tutte le mie forze a questa pesante “cappa” che offende la politica, le Istituzioni, la democrazia e i cittadini che saranno chiamati purtroppo, se questo processo non verrà interrotto, a pagare il prezzo più salato in termini di privazione della possibilità di potersi esprimere e di non essere subalterni a nessuno nel compiere delle scelte funzionali ad uscire, prima e meglio, dall’attuale crisi e ad immaginare un futuro possibile nella terra in cui sono nati».










