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Francesco Roberti
Francesco Roberti (foto di archivio)

CAMPOBASSO – In risposta alle recenti discussioni sull’autonomia del Molise, il Presidente della Regione, Francesco Roberti, ha espresso il suo stupore per le critiche ritenute infondate e ha messo in evidenza i punti di forza della regione: “Continuano a sorprendermi le uscite sull’autonomia del Molise, che qualcuno, artatamente, vorrebbe minare, ha dichiarato Roberti, sottolineando come le peculiarità menzionate da Milena Gabanelli, in un recente articolo “Il Molise torna in Abruzzo? L’autonomia è fallita” apparso l’11 marzo sul Corriere della sera, siano condivise con altre regioni e come il Molise non sia l’unico con meno di un milione di abitanti.

“Tra l’altro con motivazioni prive di fondamento, – continua Roberti – poiché, quanto affermato dalla giornalista Milena Gabanelli, sono caratteristiche comuni a più regioni. Ad esempio, il Molise non è la sola regione con un numero di abitanti inferiori al milione (anche Valle d’Aosta, Umbria e Basilicata) e la crisi degli ultimi anni, ad esempio, è caratteristica accentuata di tutte le aree interne ed Appenniniche.

Il Presidente ha poi evidenziato la disconnessione tra le regioni amministrative e quelle storiche italiane:
Tra l’altro c’è da precisare come, rispetto a quanto ascoltato nel servizio, nessuna regione amministrativa italiana coincida con una regione storica, poiché esse nascono dai compartimenti istituiti per scopi statistici poco dopo l’Unità nazionale; non tutte le ragioni della separazione del 1963 sono strumentali: per comprendere il peso delle “questioni amministrative” richiamate nell’articolo (distribuzione degli uffici necessari alla popolazione tra molteplici province distanti) vanno considerate le croniche difficoltà nei trasporti e dalle caratteristiche territoriali, due condizioni che ancora oggi caratterizzano, in parte, l’isolamento locale“.

Nonostante la tendenza a concentrarsi sui dati negativi, Roberti ha portato all’attenzione i risultati economici positivi del MoliseQuando si parla di Molise, poi, c’è sempre la tendenza a rimarcare soltanto i numeri negativi. Il Centro Studi Unimpresa, proprio ieri, ha pubblicato i dati sullo stato di salute del Paese, attraverso i dati relativi all’IVA del 2023. Sul totale di 20 regioni, cinque hanno registrato l’anno scorso un andamento negativo, mentre tra le 15 con segno positivo (pari al 60% del PIL) la prima regione è proprio il Molise con un +14%. L’analisi del Centro studi di Unimpresa ha preso in esame le statistiche dell’imponibile Iva relativamente al 2023, considerandole un valido indicatore dello stato di salute dell’economia. Si tratta dei dati relativi alla fatturazione elettronica e, anche in questo caso, il Molise è la prima regione con un +13,9%.

Inoltre, secondo i dati ISTAT, nel 2023, il Molise ha fatto registrare, rispetto al precedente anno, un incremento del 21,1% dell’export collocandosi al secondo posto, dopo la Campania (+28,9%), tra le regioni più dinamiche.

L’attuale Governo regionale, inoltre, ha deliberato, da qualche giorno, l’elenco degli interventi da proporre a finanziamento a carico del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027 per un totale di 445 milioni di euro che ricadranno sul territorio regionale. Si tratta di una delibera, la 132 del 2024, con cui sono state individuate le priorità programmatiche regionali finalizzate alla definizione dell’Accordo per la Coesione da sottoscrivere tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Molise. Fondi che hanno alla base delle scelte nuove opportunità di crescita. Tra l’altro, l’abbiamo già ribadito più volte, il Governo nazionale, grazie anche alla collaborazione della delegazione parlamentare molisana, è venuto incontro al Molise con uno stanziamento di 200 milioni totali per i prossimi dieci anni con un intervento, forse, mai visto prima da parte di nessun Governo verso la nostra regione”.

In un clima di tensione politica, il dibattito sull’autonomia regionale in Molise si intensifica. Il Presidente Francesco Roberti ha aperto un nuovo fronte di polemica, rivolgendo critiche al consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Roberto Gravina, per le sue recenti dichiarazioni sui canali social. Gravina aveva messo in discussione la gestione della regione, citando l’inchiesta del Corriere della Sera firmata da Milena Gabanelli, accusando l’attuale amministrazione di non aver intrapreso azioni significative per ridurre il debito e le spese: “Anziché fare un minimo di autocritica e analizzare quelle che sono le responsabilità politiche di coloro che hanno governato la Regione Molise negli ultimi vent’anni, molti dei quali sono tutt’ora suoi sodali nelle fila di questa amministrazione regionale di centrodestra, il Presidente Roberti non trova di meglio da fare che criticare così, senza entrare minimamente nel merito, l’inchiesta giornalistica della Gabanelli pubblicata dal Corriere della Sera, provando a fare, di un lavoro frutto del legittimo diritto di inchiesta e cronaca da parte della stampa, un caso di presunta, molto presunta, lesa maestà. A chi li amministra i molisani chiedono meno dichiarazioni autocelebrative. Roberti e la sua Giunta, ad oggi, non hanno prodotto ancora interventi mirati a invertire la tendenza di una regione che non cresce ma che anzi produce debito, questa è la realtà dei fatti, e non c’è traccia di alcuna azione da parte del centrodestra molisano realmente incisiva rispetto al contenimento delle spese, ma anzi si è deciso di dare il via libera all’istituzione di ulteriori cariche, come quelle dei due sottosegretari con le relative spese di segreteria”.

In risposta, Roberti ha rimarcato la propria posizione in difesa dell’autonomia del Molise, sottolineando il legame di Gravina con la giornalista Gabanelli, apprezzata dagli attivisti del Movimento 5 Stelle e candidata al Quirinale nel 2013:  “Dovrebbe esserne conscio anche il consigliere regionale Roberto Gravina, che è intervenuto in difesa della giornalista Milena Gabanelli, nel 2013 scelta dagli attivisti del Movimento 5 Stelle quale candidata al Quirinale. Forse anche per questo sarà tanto cara al consigliere Roberto Gravina, ma da lui ci saremmo aspettati una difesa dell’autonomia del Molise, considerando che ai molisani ha chiesto consensi per governarla. Inoltre, non possiamo non considerare come la Regione Molise sia penultima nella classifica del debito maturato (dati Banca d’Italia), seguita soltanto dalla Valle d’Aosta. Una speciale graduatoria, che vede in testa la Regione Lazio con un debito di oltre 20 miliardi di euro, seguita da Campania con 15, Lombardia, Piemonte e Sicilia con oltre 10. Basti pensare che, insieme, Molise, Valle d’Aosta e Basilicata non raggiungono il miliardo di euro. Per non parlare degli ingenti debiti accumulati da città come Roma e Napoli. Credo che grandi problemi ce l’abbiamo tutte le regioni e non soltanto il Molise, la cui metà del debito di 500 milioni è legata a sanità e trasporti. Mi dovrebbero spiegare, in caso di accorpamento, quale sia il criterio che dovrebbe assicurare tali indispensabili servizi in un territorio morfologicamente complesso, quale è il Molise. Forse è lui che dovrebbe fare un po’ di autocritica, considerando che i problemi del capoluogo di regione sono diversi, come ci viene rappresentato quotidianamente”.

Roberto Gravina, consigliere delle Regione Molise

Roberti ha infine concluso sottolineando l’importanza di migliorare i servizi per gli studenti universitari a Campobasso, riconoscendo il ruolo vitale che l’università e i suoi studenti giocano nel dinamismo regionale:
Ad esempio, qualche giorno fa, mi sono confrontato con i Rappresentanti degli Studenti dell’Unimol, i quali lamentavano l’assenza di un piano di trasporti per gli studenti universitari, soprattutto per fare la spola da contrada Tappino al centro della città e viceversa. Per una città come Campobasso che, negli ultimi quattro anni, ha visto perdere oltre mille abitanti, è indispensabile incentivare la presenza degli studenti universitari e questo obiettivo si può raggiungere soltanto se si offrono i migliori servizi, lavorando in sinergia e sintonia con l’Università degli Studi del Molise, così come la Regione Molise sta facendo da quando ci siamo insediati“.

In una successiva nota Roberti ha aggiunto:
Mi preme chiudere questo dialogo a distanza con il consigliere regionale Roberto Gravina, anche perché diventa difficile far comprendere a lui e alla Gabanelli cosa significhi avere un debito sanitario strutturale. Come sempre, tira la pietra e poi nasconde la mano. Vogliamo, comunque, tranquillizzarlo che nessuno è in perenne  campagna elettorale, né ci preoccupiamo di esserlo visti i risultati. Suggerisco, tuttavia, a Gravina di legger bene la programmazione dei 445 milioni di euro del Fondo di Sviluppo e Coesione, che per la nostra Regione saranno  fondamentali, per la ripresa sociale ed economica, a cui si aggiungono i 240 milioni di euro che il Governo nazionale ha stanziato per il Molise. A testimonianza del  grande lavoro fatto con i parlamentari molisani e l’attenzione nei nostri confronti da parte degli organismi centrali. A differenza di quando il ‘suo’ Senatore affermava che, in Molise, sarebbe stato sufficiente un solo ospedale.
La giornalista Milena Gabanelli, molto cara a Gravina, artatamente, ha acceso i riflettori su una questione sulla quale il consigliere Roberto Gravina continua a non rispondere o a far finta di aver capito altro: allora, chiediamo se è d’accordo che la Regione Molise non debba più avere autonomia o è disposto a difenderla, così come qualche esponente della sua coalizione già sta facendo attraverso i social. Sull’aggiudicazione del bando del TPL nella città di Campobasso, sono felice e non c’è alcun intento di strumentalizzazione se finalmente si risolva la questione del collegamento tra il centro della città e contrada Tappino, auspicando che si siano previste corse in favore degli studenti universitari“.

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