TERMOLI _ Lo Zuccherificio del Molise sta vivendo momenti drammatici con lo spauracchio del fallimento e i lavoratori senza stipendio da mesi. Una situazione che non può lasciare indifferenti le persone di buon senso perché, oltre al danno immediato, le ripercussioni su tutto il settore bieticolo saccarifero del Mezzogiorno ed i problemi a livello occupazionale sono talmente seri da meritare il massimo dell’attenzione.
Per questo motivo il consigliere Monaco ha presentato un’interrogazione al Presidente Iorio sperando di avere risposte certe ed in tempi brevi, considerando che la Regione Molise è socio di maggioranza dello stabilimento e, quindi, non può non conoscere cosa avvenga sia a livello amministrativo, sia produttivo e soprattutto cosa si ha intenzione di fare per evitare il fallimento di una attività per il cui salvataggio sono stati finanziati e spesi milioni di euro di fondi pubblici. Considerando che il socio privato (scelto dalla Regione stessa) è oggi sotto inchiesta c’è da augurarsi che il socio pubblico abbia già da tempo messo in atto tutti gli strumenti di controllo possibili, come è giusto che sia, visto che i soldi investiti sono dei contribuenti. Cosa intende fare la Regione per fronteggiare la situazione? L’auspicio è che non si lasci irretire dalla tentazione di mandare tutto in fallimento e far rilevare l’impianto a pochi spiccioli.
La notizia delle nuove assunzioni di parenti ed amici lascerebbe pensare che tutto potrebbe risolversi. Ma con quale logica si procede a nuove assunzioni se gli attuali dipendenti sono indietro con gli emolumenti? I bieticoltori sono molto preoccupati perché loro sì che avevano scommesso sulla possibilità di continuare a lavorare per lo Zuccherificio del Molise e si sono rivolti persino al Presidente del Consiglio dei Ministri. Anche la Regione sembrava molto convinta quando scelse di non accettare la proposta di riconversione prospettata dall’Unione Europea, dia oggi certezza circa la volontà di salvaguardare il settore e gli oltre 400 dipendenti dello stabilimento termolese. Gruppo consiliare regionale S.E.L.