L’Italia è sede di grandi patrimoni librari anche antichi, ma soltanto un piccolissima parte – dal 5% al 10% – della popolazione usufruisce delle biblioteche, sebbene l’ingresso, la consultazione e il prestito dei libri o di altro materiale informativo gratuiti. Anche Termoli non si distacca dalle medie nazionali infatti la nostra Biblioteca Comunale “G. Perrotta” non è frequentatissima, siamo i soliti “quattro gatti”.
Questa indifferenza si concretizza nella poca attenzione con la quale l’amministrazione comunale, non soltanto quella attuale, si interessa della tutela di questa “casa” comunale. Sugli scaffali quelli in metallo componibili da magazzino dozzinale o da negozio di ferramenta sono sistemati enciclopedie e libri ma la realtà più sconvolgente e più vergognosa è quella dell’archivio storico. Armadietti fatiscenti e rotti e, che non si chiudono, conservano i faldoni dove è racchiusa la storia della nostra città, facili prede dell’umidità e della polvere. Eppure la biblioteca “Perrotta” conserva un patrimonio di indubbio valore. Tre testi risalgono al XVIII secolo. Si tratta di libri propriamente detti “antichi”. Ma non sono gli unici. Ce ne sono molti altri che, anche se più recenti, sono datati XIX secolo. Pagine che condensano sapere storico, geografico e medico e che rappresentano un tesoro di grande valore.
Termoli forse non sa che quegli scaffali racchiudono un patrimonio di oltre 90mila volumi. 50116 più circa 40mila periodici quelli catalogati fino ad ora. Ormai da vari anni ad accrescere il nostro patrimonio librario contribuiscono solo le donazioni dei cittadini più sensibili perché anche le biblioteche non sono state immuni dai tagli economici . Fortunatamente a colmare certe lacune ci aiuta il sistema nazionale di prestito interbibliotecario che dà la possibilità agli utenti di accedere a una vasta gamma di testi in più. Per poter godere di questi vantaggi bisogna catalogare i libri in possesso, ma sciaguratamente da mesi la biblioteca “Perrotta” non ha più nel suo organico la figura del catalogatore, così tutti i nuovi testi arrivati non possono, o non potrebbero, essere fruibili. Massimo rispetto per la professionalità degli addetti al ricevimento, ma quale stima si potrà avere verso i nostri amministratori con una biblioteca in quelle condizioni? La biblioteca è conoscenza, è crescita, è luogo di incontro, di condivisione, di creatività, di partecipazione, non uccidiamola con l’arma più vile, l’indifferenza. M5S Termoli