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TERMOLI _ Nessun ricorso in Cassazione per Rino Galasso. Sull’omicidio di Raffaele Venuti di Campomarino per il quale la Corte di Appello di Campobasso ha condannato a 14 anni di reclusione Rino Galasso, imprenditore agricolo di Portocannone, responsabile del delitto, non sarà proposto nessuna azione legale ai giudici di Roma. Lo ha detto chiaramente oggi il difensore dell’omicida, il penalista Giuseppe Mileti. Diverrà, dunque, definitiva la pena di 14 anni decisa dai giudici di secondo grado di Campobasso lo scorso maggio. “E’ stato un atteggiamento tattico non ricorrere in Cassazione perchè soddisfatti da quanto stabilito dalla Corte D’Appello _ ha detto l’avvocato Mileti _. I giudici hanno fatto cadere l’accusa di premeditazione e questo è un dato importante per la linea difensiva e per lo stesso Galasso che era amico di Raffaele Venuti. E’ stato accertato che l’omicidio è frutto di un raptus a seguito di un litigio e non vi è stata alcuna premeditazione. Un conto è aver organizzato un delitto ai danni di un amico, altra cosa l’impeto del momento come è stato riconosciuto dagli stessi giudici”.
Rino Galasso lo scorso 2 gennaio del 2007 uccise Raffaele Venuti sparandogli l’intero caricatore di una pistola mentre l’uomo era seduto in auto. A scatenare il gesto assassino, un violento litigio per motivi economici. Secondo gli inquirenti Galasso prestò una ingente somma di denaro a Venuti che non gliela restituì.