CAMPOBASSO _ “Quando Monti ha chiesto la fiducia in Parlamento avevamo detto che il nuovo Governo si presentava annunciando a nostro avviso luci e ombre. Adesso che Monti ha varato la sua manovra, mi sembra che le ombre coprano anche le poche luci. Non è, questa, la manovra dell’equità che pure sarebbe stato lecito attendersi». È piuttosto duro il giudizio che SEL Molise, per bocca del suo coordinatore regionale Candido Paglione, ha sulla manovra finanziaria.
“L’esecutivo Monti – dice ancora Paglione – era nato come il governo del cambio di stile e, infatti, con grande sobrietà, addirittura con le lacrime del ministro Fornero, il governo Monti si sta dando da fare per colpire ancora di più chi ha sempre dato in questo Paese. Le troppe tasse saranno al solito pagate dai lavoratori dipendenti e dai pensionati. E che dire dell’aumento di altri due punti dell’IVA? È una misura che blocca ulteriormente la crescita e l’economia più in generale, perché colpisce tutti i beni di consumo, indistintamente. Questa misura avrà ripercussioni ancora più negative sul potere d’acquisto delle famiglie, dei precari, dei pensionati, con il risultato di un’inevitabile contrazione dei consumi, anche dei beni di prima necessità. Altro che ripresa dell’economia! L’ulteriore aumento dell’IVA ci rende ancora meno competitivi in Europa, basti pensare che in Germania l’IVA è al 19% e non al 23% come adesso in Italia.
La reintroduzione dell’ICI sulla prima casa – incalza il coordinatore regionale SEL – con la rivalutazione degli estimi catastali, è un altro elemento di forte preoccupazione per la maggior parte delle famiglie italiane. E non servirà, oltretutto, neanche a dare una boccata d’ossigeno ai Comuni. Grande assente della manovra varata da Monti – sottolinea con forza Paglione – è la famosa patrimoniale sulle grandi ricchezze e questo ci dice che nell’azione di questo nuovo governo manca una solida idea di giustizia sociale, senza la quale e senza una sorta di progressività nel sistema di tassazione, non possiamo cogliere elementi veri di discontinuità con il governo precedente. Per queste ragioni – conclude Paglione – nei prossimi giorni presenteremo, insieme con il nostro leader Nichi Vendola, le nostre idee per risanare i conti, contenute in un pacchetto che abbiamo chiamato “Patrimoniale per la giusta crescita”.
Si tratta di una serie di azioni con le quali diremo, concretamente, come e dove si possono reperire le risorse, andando a colpire i grandi patrimoni, le rendite e tutti quelli che in questo Paese non hanno mai pagato. Sono idee per salvare l’Italia e quindi la tenuta stessa dell’Unione Europea. Sono idee semplici ma dimostrano, tra l’altro, che c’è ancora bisogno di sinistra in questo Paese, di una sinistra che torni a rappresentare l’idea di un’economia e di una società che sappia difendere i ceti più deboli, che combatta le ingiustizie e salvaguardi i diritti sociali e civili”.