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TERMOLI – Riscontriamo preoccupati le dichiarazioni rese nella conferenza stampa del 30/10 u.s., in occasione della quale l’Ass. Naz. Magistrati, sezione del Molise, ha rappresentato rischi e conseguenze della paventata soppressione della Corte d’Appello di Campobasso.
L’intero apparato statale presente sul territorio regionale, fatto di uffici giudiziari, uffici amministrativi decentrati e comandi di Forze dell’Ordine, funzionalmente legati al funzionamento dell’ufficio giudiziario che si vorrebbe sopprimere, rischia di essere cassato da un tratto di penna.
Chi amministra a tutti i livelli la Cosa pubblica, è chiamato ad impedire un simile epilogo, fatto di disagi a cui andrebbero irrimediabilmente incontro migliaia di cittadini, utenti o professionisti che siano. Non è infatti possibile rimanere inerti di fronte a simile cervellotico disegno, motivato da ragioni puramente ragionieristico/geografiche che avrà come unico effetto, la scomparsa di quei pochi presidi dello Stato ancora presenti, con ripercussioni di natura economica ed occupazionale in un contesto già pesantemente toccato dalla più pesante crisi economica che si ricorda.
Il Sindaco ed il Presidente della Regione Molise si facciano parte attiva nei confronti dei Ministeri competenti, affinchè ciò che oggi è un’ipotesi non giunga a compimento; dopo gli ospedali, le stazioni Carabinieri e le piccole scuole, la soppressione della Corte di Appello di Campobasso è un “lusso” che la politica regionale non si può permettere, atteso che la difesa delle propaggini dello Stato sul territorio nazionale, sia un dovere e non una mera facoltà.
DANIELE PARADISI
PAOLO MARINUCCI
Consiglieri comunali in Termoli