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BRUXELLES _ Mercoledì, durante la cosiddetta mini sessione plenaria, il Parlamento europeo a Bruxelles si è occupato della questione “libertà di stampa” in Italia. Al dibattito ha partecipato l’eurodeputato del PdL Aldo Patriciello che, a margine dell’intervento del capodelegazione PdL Mario Mauro, ha così commentato: “Ancora un volta ci troviamo a discutere in sede europea, non a Montecitorio o a Palazzo Madama, di questioni di esclusivo interesse e pertinenza nazionale. Ancora una volta siamo costretti a lottare contro il tentativo pretestuoso, ridicolo e strumentale di denigrare l’Italia, il suo Governo e il suo Presidente del Consiglio. Un tentativo portato avanti da un’opposizione italiana che è tale non ad opera di una strana cospirazione ma per scelta del popolo sovrano. Siamo di fronte ad una faziosa campagna pubblicitaria il cui obiettivo è presentare l’Italia ai colleghi francesi, olandesi e inglesi come un paese dove la libertà di stampa non è garantita. Questa azione fuorviante va respinta con forza da parte dei colleghi deputati europei”.

A Bruxelles si è parlato dell’iniziativa del presidente Silvio Berlusconi di presentare due querele nei confronti di altrettanti giornali. Ma sono state ricordate anche analoghe azioni in passato portate avanti da Lamberto Dini, Massimo D’Alema e Romano Prodi. Nonché le denunce del premier socialista della Repubblica Ceca Milos Zeman nel 2001, del primo ministro liberale della Finlandia Matti Vanhanen nel 2007 ed, ancora, più di recente, la citazione in giudizio da parte del premier sloveno Janez Juansa di un giornalista per diffamazione.

“In tutti questi casi – ha sottolineato l’eurodeputato – mai il Parlamento Europeo è stato chiamato a occuparsi della cosa. E’ quanto mai assurdo che, ogni qual volta certa opposizione in Italia non ha più carte da giocare sul piano dialettico interno, ricorra all’assemblea di Bruxelles dimostrando, così, poco rispetto e considerazione delle prerogative di tale organo, deputato a occuparsi di temi urgenti che riguardano il funzionamento e rafforzamento dell’integrazione tra i paesi membri e non certamente di questioni politiche interne ai singoli Stati. Fino a prova contraria – ha concluso l’On. Patriciello – l’Italia è una Repubblica democratica con solide basi di libertà che sta contribuendo alla crescita dell’Europa fin dall’inizio e che assolve pienamente ai propri impegni internazionali. Gli italiani sono un popolo libero: 17 milioni di loro hanno scelto di avere una coalizione e un governo guidato da Silvio Berlusconi. Questa è la realtà”. Ufficio stampa On. Aldo Patriciello

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