Petacciato
Petacciato
PETACCIATO – Cari concittadini, è trascorso ormai un anno e mezzo dalle ultime elezioni comunali. In questi mesi sono state molte le occasioni che si sono presentate per fare, se avessimo voluto, proclami…. ma avevamo deciso che la nostra sarebbe stata una azione solo propositiva e costruttiva e che non volevamo affatto contribuire a quel clima orrendo di litigiosità nella politica che ormai siamo abituati a subire ogni giorno, sia che leggiamo un giornale, sia che ascoltiamo un tg, sia che assistiamo ad un talk show.

Infinite litigate, infinite discussioni tra partiti, gruppi politici, rappresentanti istituzionali, maggioranza, minoranza, senza alcun apporto concreto alla vita dei cittadini, che subiscono, purtroppo, solo le conseguenze, quasi sempre nefaste, delle decisioni prese dall’alto. Per questi motivi abbiamo deciso che la nostra sarebbe stata un’opera silenziosa, ma collaborativa e costruttiva, nei limiti del possibile… ed è così che ci siamo comportati in questi mesi. Ma oggi proprio non possiamo fare a meno di scrivervi, perchè quello che si è consumato nell’ultimo Consiglio Comunale purtroppo si ripercuoterà pesantemente su ciascun cittadino di Petacciato, che si vedrà costretto ad aprire il portafogli per trovarselo svuotato di quella tanto sospirata tredicesima, che a fine anno tutti attendiamo come manna dal cielo, come una boccata di ossigeno.

La stangata che si sta abbattendo su tutti noi non ci lascerà scampo, perchè nel giro di alcune settimane ci vedremo costretti a pagare l’ultima rata della Tarsu (entro la fine di novembre), il conguaglio della Tares e la Service Tax di 0,30 centesimi per mq. di abitazione da versare direttamente allo Stato con F24, la seconda rata dell’IMU sulla seconda casa entro la metà di dicembre, sempre naturalmente che lo Stato confermi – bontà sua – con un decreto legge quello che fino ad oggi è solo un proclama politico, cioè di di non voler incassare la seconda rata dell’IMU sulla prima casa…. E tutto ciò entro il 16 di dicembre!! Insomma, un vero e proprio uragano fiscale! In questo clima di grande caos tra Tarsu, Tares, Tari, Tasi, Tuc, Tul, si inserisce anche il nostro Comune, che in un sol colpo decide di adottare definitivamente la Tares, di aumentare dal 7,6 al 9,6 per mille l’aliquota base dell’IMU e di aumentare dallo 0.5 allo 0.8 per cento l’addizionale comunale Irpef…

Insomma, come si dice da noi in dialetto: “sopra lu cott, l’acqua vullit”!! Nel Consiglio Comunale del 13 novembre, che i cittadini purtroppo hanno come sempre disertato nonostante le importanti decisioni che si stavano per prendere, gli Amministratori di maggioranza hanno spiegato come tali manovre fossero necessarie, inderogabili e improcrastinabili a causa del fatto che alcuni giorni prima si aveva avuto notizia di un “prelievo forzoso” da parte dello stato di euro 208.675,02. In realtà questo “prelievo forzoso” di cui parla il Sindaco altro non è che la quota che lo stato trattiene per alimentare il Fondo di Solidarietà Comunale. In parole povere, i cittadini pagheranno l’IMU 2° casa a dicembre per un gettito che lo Stato ha stimato per il comune di Petacciato, sulla base dell’ IMU 2012, in euro 678.715,86.

Da questa somma lo stato tratterrà il 30,745% ( cioè euro 208.675,02), che finiranno nel fondo di solidarietà dal quale lo stato attingerà per ritrasferire le somme ai comuni. Il “prelievo forzoso” – secondo gli amministratori di maggioranza – giustificava tutti gli aumenti di imposte che si stava per deliberare e giustificava anche quello che secondo noi è stato un iniquo passaggio dalla Tarsu alla Tares, che si poteva per ora evitare, posto che la legge 28 ottobre 2013 n.124 è venuta in soccorso di quei comuni che non si erano ancora attrezzati per passare dalla Tarsu alla Tares, concedendo loro di continuare per quest’anno a far pagare la Tarsu, salvo compensare con la fiscalità generale eventuali costi del servizio che rimanessero scoperti. A Petacciato siamo andati oltre, perchè nell’anno in corso abbiamo pagato la Tarsu e pure la Tares con cadenza quasi mensile e nonostante ciò non ci ritroviamo con i conti.

Cerchiamo di capire meglio: – la Tares prevista nel bilancio 2013 ammonta a 360.000 euro e questa è una entrata che nel 2012 non c’era stata; – la spesa di personale prevista nel 2013 ammonta a 672.000 euro, cioè 166.000 euro in meno dell’anno 2012, poichè, come tutti sappiamo, ben quattro dipendenti sono andati in pensione e ovviamente non sono stati e non saranno rimpiazzati. Facendo una semplice somma se ne deduce che il Comune avrebbe dovuto avere in cassa almeno 526.000 euro in più rispetto all’anno scorso, dati dalla maggiore entrata Tares e dal minor esborso per la spesa di personale. In queste condizioni non doveva essere difficile per il Comune fronteggiare il minor trasferimento dallo Stato. Ma non finisce qui, perchè non solo l’Ente in cassa non ha questi soldi, ma all’appello mancano anche 432.000 euro del mutuo fatto tanti anni fa per la costruzione della piscina ed 82.000 euro che sono rientrati nelle casse del Comune per il progetto Life Maestrale. Insomma, facendo due conti della serva, ci rendiamo facilmente conto come nelle casse del Comune manca – euro più euro meno – circa UN MILIONE di euro, UN MILIONE di euro!!

A questo punto, crediamo che dire che siamo “COSTERNATI” – come scrive il Sindaco – è dire poco: noi diremmo piuttosto che c’è da inorridire, perchè ci chiediamo che ne sarà di questo Comune l’anno prossimo, quando la spesa per il personale si sarà assestata perchè fino al 2015 non andrà in pensione più nessuno, la Tares servirà a coprire interamente il servizio di raccolta nettezza urbana, illuminazione e altro, e in cassa non ci sarà più il “materasso-salvadanaio” dei 432.000 euro della piscina! Ma non basta, perchè nel programma triennale delle opere pubbliche resta sempre l’incubo della piscina che diventerà palazzetto dello sport… a quel punto, quando si farà il bando, se qualcuno risponderà e si aggiudicherà la gara noi avremo perso la Caserma dei Carabinieri, che verrà data in permuta per un controvalore di circa 400.000 euro, avremo bisogno di far uscire dal cappello magico delle casse comunali i 432.000 che nel frattempo abbiamo utilizzato per la spesa corrente e siccome 832.000 euro – scommettiamo? – non basteranno, ci ritroveremo impelagati per i prossimi 30 anni con qualche altro mutuo che dovrà servire a coprire il costo residuo dell’opera, sempre che si realizzi. A proposito di indebitamento, leggendo la relazione del revisore dei conti sulla proposta del bilancio di previsione 2013, abbiamo appreso che il debito medio per ogni abitante di Petacciato è nel 2013 di 804,63 euro …….. vi sembra poco? Insomma, se qualcuno ha detto genericamente “poveri Comuni, poveri Cittadini” noi oggi diciamo “povera Petacciato, poveri Petacciatesi” e sopratutto lanciamo un vero e proprio ALLARME perchè di questo passo il DEFAULT è dietro l’angolo e se nell’ultimo anno la cassa è andata perennemente in ROSSO e si è dato già fondo a tutte le maggiori entrate, ci chiediamo COSTERNATI cosa succederà ora che vengono meno anche le risorse dello Stato centrale…

Andremo in crisi di liquidità? Il Comune fino a quando riuscirà a pagare i propri debiti? Pertanto, il nostro voto in Consiglio Comunale è stato CONTRARIO agli aumenti delle aliquote IMU e addizionale IRPEF ed è stato CONTRARIO all’adozione della tariffa TARES e qui vogliamo spiegare più dettagliatamente il motivo … A PETACCIATO LA PERCENTUALE DI COPERTURA DEL COSTO DEL SERVIZIO È STATA DEL 97% NEL CORSO DEL 2012, OVVERO – A FRONTE DI UN COSTO COMPLESSIVO DI 404.000 EURO – IL COMUNE CON LA TARSU HA INCASSATO BEN 391.000 EURO. QUINDI LA TARES PAGATA NEL 2013 HA RAPPRESENTATO UNA VERA E PROPRIA MAGGIORE ENTRATA PER LE CASSE COMUNALI, POICHÈ LA TARSU GIÀ COPRIVA IN LARGHISSIMA PARTE IL COSTO DEL SERVIZIO.

Se non avessimo avuto un disperato bisogno di liquidità, avremmo potuto rinviare l’adozione della tariffa TARES, come è stato fatto in altri Comuni, e nel frattempo l’amministrazione avrebbe potuto spostare l’attenzione sui modi per ottenere i veri vantaggi economici che dovrebbero derivare dalla raccolta differenziata porta a porta, che pure il Sindaco rivendica come fiore all’occhiello della sua amministrazione. Ma la tariffa TARES adottata è un vero e proprio paradosso del tutto iniquo: per esempio, tra le utenze domestiche più danneggiate vi saranno quelle più numerose che spesso, purtroppo, coincidono con nuclei familiari meno abbienti che vivono in pochi metri quadrati; per esempio, utenze non domestiche come le banche avranno rincari di poco più del 3% (!!!), mentre, sempre per esempio, avranno rincari esorbitanti (oltre il 200%) utenze non domestiche come quelle dedicate alla ristorazione e all’accoglienza e quindi funzionali al turismo!!!

Insomma, nessuna ridistribuzione socialmente equa della spesa, ma neppure alcun incentivo a comportamenti ecologicamente sostenibili, in applicazione del principio che “chi più inquina, più paga”! A questo punto, oggi più che mai, l’Amministrazione ha il dovere verso i cittadini di sostanziare la sua futura azione in in questo senso, affinchè dall’applicazione di una più corretta gestione dei rifiuti che produciamo ne possa derivare un risparmio sostanziale del costo del servizio, che si traduca nel tanto sospirato passaggio dal sistema tassa sui rifiuti al sistema tariffa e ciò comporti, finalmente, una riduzione del costo per ciascun cittadino, perchè – diciamolo pure a voce alta – NON SE NE PUO’ PIU’ DI ESSERE SPREMUTI COME LIMONI!!! Altrimenti, la promessa che la differenziata ci avrebbe fatto ANCHE risparmiare sarà stata l’ennesima promessa elettorale al vento!! Petacciato, 21 novembre 2013.

GRUPPO CONSILIARE DI MINORANZA
Luisa CARUSO
Roberto DI PARDO

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