CAMPOBASSO _ “On. Ministro non esistono materie di competenza di un Governo Nazionale che possono riguardare solo una parte di territorio.
Al contrario ogni prerogativa istituzionale attribuita dalla Costituzione dello Stato deve essere esercitata dal Governo nella sede naturale che non può essere quella coincidente con la Capitale d’Italia”_ così si rivolge Michele Petraroia all’onorevole Roberto Calderoli.

“Aver giurato sulla Carta Costituzionale, _continua Petraroia_ vigente al cospetto del Presidente della Repubblica implica l’obbligo di rispettare le disposizioni in essere senza rincorrere ipotesi disgreganti del tessuto connettivo nazionale che mirerebbero le basi della civile convivenza e dell’unità amministrativa italiana.

La meritoria presa di posizione della Conferenza Episcopale ribadisce il valore della comune appartenenza statuale e ripropone la necessità di affermare la pari dignità di tutti i territori nei doveri e nei diritti che vincolano il legame tra ogni singolo cittadino e la Nazione.

C’è una questione irrisolta da 150 anni che attiene i servizi, le infrastrutture e le condizioni competitive di partenza che attengono il Mezzogiorno.

Aver posto con forza il tema del federalismo fiscale senza consentire una preliminare ed unica base di partenza di contesto, uguale per tutti, equivale a marginalizzare il 40% della popolazione italiana dalle future opportunità di sviluppo.

Solo se lo Stato è in grado di assicurare pari opportunità a imprese, giovani, donne e cittadini, ovunque residenti, si può ipotizzare l’avvento di un meccanismo virtuoso.
In assenza di politiche di coesione e con la scomparsa di ogni forma di intervento ordinario e straordinario in favore del Sud, che si ponga l’obiettivo del superamento degli squilibri economici, sociali e infrastrutturali, è ingiusto imporre una corsa falsata di 100 metri tra chi deve fare tutto il percorso e chi è già a pochi metri dal traguardo _concude Petraroia”.

I cittadini italiani sono vincolati da un unico patto rappresentato dalla Carta Costituzionale che disciplina le responsabilità, gli obblighi, i diritti e le regole che tutti indistintamente sono tenuti a rispettare, dalla figura più umile fino al Ministro della Repubblica e al Capo dello Stato.

 

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