Il sindaco Gravina dispone la sospensione a Campobasso delle attività didattiche in presenza fino al 31 marzo.

Gravina: “I dati sono tutti da consolidare ed è necessario proseguire la campagna di vaccinazione per i docenti senza creare problemi organizzativi agli istituti scolastici”.

CAMPOBASSO – Da lunedì 22 marzo, come stabilito dal Ministro Speranza, il Molise ritornerà in zona arancione. A Campobasso, il sindaco Roberto Gravina, ha preannunciato che quanto già stabilito nelle passate settimane riguardo alla sospensione della attività didattiche in presenza nelle scuole della città, continuerà ad essere portato avanti, ovviamente adottando un’apposita ordinanza che verrà pubblicata in giornata.

Anche se i dati sui contagi riferiti alla nostra popolazione cittadina continuano a mostrare una certa confortante stabilità, – ha dichiarato il sindaco Gravina – i dati generali, soprattutto per ciò che concerne i ricoveri presso il Cardarelli e la conseguente grande persistente sofferenza di gestione del sistema regionale sanitario sono, invece, tutt’altro che consolidati in senso positivo. Si tratta di un dato di fatto che va analizzato con grande attenzione e per il quale, riteniamo indispensabile, a Campobasso, proseguire mettendo in atto, fino a Pasqua, tutte quelle misure preventive e cautelative già attuate nelle ultime settimane e riferite al mondo della scuola. 

Con un’ordinanza sindacale che verrà pubblicata in giornata, – ha spiegato Gravina – prolungheremo dal 22 marzo fino al 31 marzo, la sospensione a Campobasso delle attività didattiche in presenza per gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, siano pubblici, parificati, paritari e degli asili nido pubblici e privati.”

Oltre alla necessità di veder consolidati dei dati in una fase ancora molto acuta della terza ondata pandemica a livello nazionale, – ha sottolineato Gravina il prolungamento fino al 31 marzo della sospensione delle attività didattiche in presenza, risponde anche ad un’esigenza organizzativa che diversi dirigenti scolastici ci hanno fatto presente, riferita alle procedure di vaccinazione per i docenti che sono tutt’ora in corso e che creerebbero problemi pratici nella gestione degli stessi orari scolastici”.

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