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LARINO _ Dando seguito istituzionale all’iniziativa di vigilanza sulla situazione carceraria in Molise, il Vice-Presidente della Seconda Commissione, Michele Petraroia, accompagnato dall’Avv. Caterina Ciaccia dell’Associazione “Padre Giuseppe Tedeschi” Onlus, ha visitato oggi dalle ore 15.00 l’Istituto Penitenziario di LARINO che ospita 315 dei 550 detenuti delle nostre tre strutture penitenziarie. A Larino si pongono, più che a Campobasso e Isernia, problemi di sovraffollamento insieme ai disagi sofferti dai reclusi dopo il passaggio delle competenze in materia sanitaria dal Ministero di Grazia e Giustizia alle Regioni.

Più in generale si pone la questione dell’umanizzazione nelle carceri italiane sollevata anche dai volontari e da chi fa servizio civile negli Istituti di Pena che sollecitano misure e pene alternative per tossicodipendenti, alcolisti, malati psichici e immigrati irregolari. E’ un errore tagliare 18 milioni di euro all’Amministrazione Penitenziaria perché limitano fondi già insufficienti per il mantenimento, l’assistenza e la rieducazione dei detenuti. Va modificato l’approccio culturale su questi temi. Non possono esserci 70 mila reclusi in Italia in spazi che ne potrebbero ospitare 43 mila. 40 suicidi di detenuti e 4 suicidi di agenti di custodia dall’inizio dell’anno attestano la drammaticità di una situazione non più sostenibile. Occorre evitare di riempire le carceri di immigrati e tossicodipendenti.

C’è necessità di misure diverse per le madri che hanno figli fino a 3 anni, malati di AIDS o di altre patologie gravi. Vanno incrementati e non tagliati i fondi per i corsi di studio e di formazione professionale, per attività lavorative e per impegni sociali e culturali che agevolino il detenuto nel successivo reinserimento nella società. Anche l’istituzione regionale ha compiti, competenze e responsabilità, sulle politiche carcerarie ed è opportuno innalzare il livello di sensibilità su una realtà che spesso viene rimossa per miopia o semplice indifferenza.

Michele Petraroia

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