Il Welfare-State è stato smantellato, l’occupazione precaria ha sostituito il lavoro stabile e sicuro, il diritto alla casa non c’è più, ma ciò che rende tutti più deboli è la paura del futuro e l’assenza di reti di comunità, luoghi di confronto, partiti o sindacati che siano. Ciascuno è abbandonato a sé stesso con problemi di vita sempre più complessi e senza poter fare affidamento a nessuna forma di cooperazione, solidarietà o reciprocità. Questi stravolgimenti sono alla base del crollo di credibilità delle istituzioni e della politica, ma se non si reagisce si apre una prospettiva ancora più difficile con ulteriori accentramenti di ricchezze, di poteri e di funzioni nelle mani di quell’1% di persone che dominano l’economia, il mondo dell’informazione, le borse, le multinazionali e quindi controllano i flussi elettorali, i partiti e gli eletti.
E’ noto che LIBERI e UGUALI è un cartello elettorale che deve ancora avviare un percorso per trasformarsi in un Partito di Sinistra. Si conoscono i limiti del Rosatellum e le difficoltà con cui LIBERI e UGUALI è arrivata alla tornata elettorale del 4 marzo. Non intendo minimizzare i rilievi di metodo e di merito mossi a più livelli dalla base, ma astenersi dal voto o affidarsi alla protesta aiuta a ricostruire un progetto di sinistra più avanzato ed efficace ? Mi appello a chi è rimasto ai margini, a chi è tentato dal voto di protesta, a chi potrebbe cedere a qualche promessa poco credibile e a chi ha smarrito la passione, le idealità e l’attaccamento ai valori della sinistra a causa degli errori dei dirigenti nazionali e locali nel corso di questi anni. Il 4 marzo recatevi alle urne e sostenete le liste di LIBERI e UGUALI in modo tale che dal giorno successivo si possa ripartire da quel consenso e dagli eletti in Parlamento per riaggregare, ricomporre e rilanciare la Sinistra Italiana.
Michele PETRAROIALiberi ed Uguali