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CAMPOBASSO _ “Il tema della condizione giovanile nel Mezzogiorno e nello specifico della Regione Molise meriterebbe di essere affrontato con un approccio istituzionale organico in circostanze e occasioni lontane dalle competizioni elettorali. Investire fondi pubblici per promuovere un evento di simile portata che contempla gli interventi di soli esponenti del PDL con le conclusioni del Ministro Giorgia Meloni offre, anche involontariamente, un’interpretazione di parzialità e di inopportunità. Lo stesso Ministro è stato sollecitato a presenziare a manifestazioni elettorali che confermano i dubbi circa l’utilizzo di risorse regionali per promuovere un convegno che presta il fianco a legittime preoccupazioni connesse con le imminenti elezioni provinciali.

Per queste ragioni non ritengo di partecipare, quale Vice-Presidente della Commissione Lavoro, all’iniziativa che avrà per tema “ Giovani e Lavoro” e “Obiettivo Giovani”. Sollecito una più oculata gestione delle scarse disponibilità finanziarie trasferite con parsimonia dallo Stato perché il Molise sta attraversando una forte crisi di liquidità e và evitato il dubbio che si confondano appuntamenti istituzionali con avvenimenti elettoralistici. I giovani molisani soffrono l’accentuazione di una forte criticità occupazionale che li colloca in negativo ai primi posti delle classifiche europee. Non intendo addossare una simile condizione di precarietà e di disagio ai soli errori di impostazione politica del Governo e della Regione ma è indiscutibile che oggi si invecchia con contratti flessibili, lavoro in affitto, collaborazioni fittizie, long list, corsi di formazione e altre patologie similari.

Non c’è raccordo tra domanda e offerta, non c’è sintesi tra i corsi universitari e i fabbisogni regionali, non ci sono politiche che incentivano la stabilizzazione dell’impiego e i fondi appostati sull’avvio di un’attività autonoma o professionale sono oggettivamente insufficienti e vengono erogati con una lentezza penalizzante per chi ha dovuto effettuare gli investimenti. Non mi permetto di banalizzare la problematica giovanile che è all’ordine del giorno senza soluzioni in vari paesi occidentali, ma resto convinto che non è utile piegarla a questione di parte e tantomeno a momento elettorale.

Michele Petraroia