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DiSanto Adelante
Leda Di Santo
LARINO – Il Decreto di autorizzazione per la realizzazione del gasdotto Larino-Chieti, emanato dal ministero dello sviluppo economico affidato a Di Maio, apre la strada ad un’opera imponente, rischiosa e in perfetta continuità con una delle forme di produzione energetica che da anni movimenti e comitati ambientalisti cercano di fermare.
Come già esposto dai mass media e dal comitato No Hub del gas Abruzzo e Molise, si tratta di un impianto di 111 km che coinvolgerà larga parte del territorio basso molisano (circa 26 km) impattando e attraversando terreni e habitat che potrebbero, invece, continuare a rappresentare aree privilegiate di interventi agricoli e paesaggistici coerenti con la naturale e storica vocazione del territorio. 

Purtroppo si continua a insistere sulle fonti fossili per accontentare le multinazionali a scapito dei territori e delle risorse naturali. Questa la strategia economica del neo Governo, in assoluta continuità con quella del PD contenuta nel decreto SbloccaItalia (che limita e in alcuni casi si annulla l’opposizione da parte di regioni e comuni verso la realizzazione di opere come questa).

In barba ai rischi sismici e idrogeologici, ad uno sviluppo compatibile con ambiente e comunità locali, l’opera del gasdotto Larino-Chieti rappresenta come sempre l’assoggettamento di questo Paese ai grandi gruppi europei di potere. Come affermano i comitati, infatti, l’opera contribuisce alla trasformazione della penisola in un luogo di mero passaggio di grandi opere per trasportare il metano verso il nord Europa ad esclusivo vantaggio delle multinazionali coinvolte.

Il Partito della Rifondazione Comunista di Termoli esprime il suo totale dissenso verso quest’opera inutile, pericolosa e dannosa per l’ambiente e l’economia locali. Serve una totale inversione con nuovi piani energetici nazionali e regionali che mettano al centro la salvaguardia della salute e dei territori e non gli interessi delle imprese. Invitiamo le forze politiche e sindacali a esprimersi contro l’ennesima aggressione al nostro territorio, su una mega opera che i cittadini non conoscono e che troppe forze politiche stanno ignorando.

PER IL CIRCOLO DEL PRC TERMOLI

La Segretaria Leda Di Santo
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