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Dopo 11 anni di processo, due gradi di giudizio in Molise, un ricorso in Corte di Cassazione, oggi il pensionato di Campomarino accusato di violenza sessuale su una disabile del centro rivierasco e condannato da Corte di Appello di Campobasso a 2 anni ed 8 mesi, è stato ritenuto innocente. Il difensore, il penalista Antonio De Michele: “Oggi abbiamo posto una pietra tombale su questa storia”

SALERNO _ Assolto con formula piena dalla Corte di Appello di Salerno il tassista di Campomarino condannato in primo e secondo grado a 2 anni ed 8 mesi per violenza sessale su una diversamente abile del centro rivierasco. L’uomo, ormai pensionato, dopo 11 anni di processo e due condanne, ha visto riconosciuta la propria innocenza. Secondo i giudici campani il fatto non sussite. In particolare la Corte ha ritenuto che non ci fosse il nesso di causalità tra il tassista e la violenza sessuale sulla giovane. Di conseguenza è stato assolto.

A conclusione di oltre 3 ore di camera di consiglio, la Corte d’Appello ha emesso la sentenza di assoluzione, intorno alle 19 di questa sera. L’attesa era ormai divenuta spasmodica tra i presenti e lo stesso pensionato. Al momento del “verdetto”, il difensore dell’imputato ha tirato un sospiro di sollievo ed ha espresso appieno la propria soddisfazione per la fine di un procedimento giudiziario durato oltre 10 anni.

E’ stata posta finalmente una pietra tombale su un processo iniziato 11 anni fa _ ha detto il legale _ in cui si sono avvicendati due gradi di giudizio con sentenze di colpevolezza, la decisione della Corte di Cassazione ed oggi finalmente siamo riusciti a far sentire le nostre ragioni, ritenute valide dalla Corte di Appello di Salerno”.